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Lo Russo, Cairo e le ipotesi del futuro dello stadio sul tavolo. Arriva la risposta dei granata...

Mentre il Comune studia come dare un futuro all'impianto di corso Agnelli, il club: "Stiamo a vedere quali saranno gli sviluppi"

Cairo, Lo Russo e le ipotesi del futuro dello stadio sul tavolo. E arriva anche la risposta dei granata...

Lo Russo e Cairo: alle loro spalle l'assessore allo sport del Comune Carretta

Che ne sarà dell’Olimpico Grande Torino? È un interrogativo che ormai circola da mesi in Comune e non solo, visto che lo stadio Olimpico Grande Torino è la casa del Torino di Urbano Cairo da anni. Il contratto - l’affitto si aggira attorno ai 500mila euro all’anno - tra le parti scade nel giugno prossimo. In quest’ottica va letta la mossa della giunta comunale che “sollecitata” dal sindaco in persona e dall’assessore allo Sport Carretta ha avviato l’iter per rimuovere le ipoteche da 30 milioni che gravano da 20 anni sull’impianto sportivo torinese, ipoteche attivate ai tempi in cui il primo cittadino era Sergio Chiamparino e c’era urgenza di realizzare quello che sarebbe diventato l’impianto della cerimonia di inaugurazione dell’Olimpiade di Torino 2006. Tornando al nostro quesito, ebbene, ieri è stato fatto un passo in avanti nelle stanze di Palazzo di Città.

Il Comune ha fatto un primo passo per il futuro. La concessione in scadenza, infatti, per legge non può essere rinnovata automaticamente, e in attesa di conoscere la decisione dell’Agenzia delle entrate sul rinnovo o meno dell’ipoteca vigente, il sindaco Stefano Lo Russo aveva chiesto, con istanza formale, di non rinnovare. La giunta comunale ieri ha approvato una delibera che si pone come obiettivo la valorizzazione delle potenzialità dello stadio. Con questo atto di indirizzo la Città avvia una procedura di evidenza pubblica di consultazioni preliminari del mercato, come previsto dalle indicazioni dell’Anac in materia di assegnazione degli stadi calcistici. L’auspicio dell’amministrazione è che le ipoteche non vengano rinnovate «per poter avviare un percorso che garantisca il miglior risultato sul futuro utilizzo dell’impianto, lasciando aperto per la Città il maggior numero di opzioni possibili». Tra queste la concessione dei diritti di superficie, oppure il rinnovo del contratto con il Torino (ridiscutendone al rialzo le attuali condizioni di affitto), oppure il partenariato tra pubblico e privato, magari con l’ingresso di un socio (sponsor?). O magari ingolosire qualche compratore del Torino Fc, viene da chiedersi?

Tornando alla delibera, quest’ultima prevede inoltre che, «visti l’eccezionalità della situazione e l’interesse pubblico a non interrompere l’attività che lo stadio Olimpico attualmente ospita, la Città potrà concederne l’utilizzo al concessionario alle condizioni già previste dalla concessione in scadenza, per un periodo fino a 18 mesi». «Stiamo lavorando per poter dare corso a quello che, nel nostro programma, è il progetto della Cittadella del Torino - ha aggiunto Lo Russo -, iniziato sbloccando l’iter della riqualificazione del centro sportivo Robaldo, che era fermo da tanti anni e che procede secondo il cronoprogramma stabilito verso il 4 maggio, anniversario della tragedia del Grande Torino, in cui verrà inaugurato». E dal Torino che dicono? A parlare non è Cairo, ma il direttore operativo del club, Alberto Barile: «Prendiamo atto di quanto sta facendo l’amministrazione comunale della città di Torino, con la quale c’è un rapporto positivo. Stiamo a vedere quali saranno gli sviluppi della situazione».

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