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GIORNATA GRANATA
15 Aprile 2025 - 08:47
L'allenatore del Torino, Paolo Vanoli
A due mesi di distanza dalla beffa di Bologna, il Toro è tornato a perdere a Como. Già nel pareggio interno di una settimana fa contro il Verona si erano visti i primi segnali di una squadra che stava iniziando a staccare la spina, consapevole che ormai il più della stagione è fatto e che le ultime giornate di campionato hanno davvero poco valore. E in riva al lago si ha avuto la stessa sensazione, specialmente in un primo tempo concluso senza tiri in porta e con la disattenzione collettiva che ha portato al gol di Douvikas.
Una costante, questa, che ha fatto arrabbiare e non poco Vanoli: "Non meritavamo di perdere, ma se devo fare un appunto negativo è sul gol perché abbiamo lasciato un uomo solo - ha tuonato il tecnico nel post-partita - e in Serie A i dettagli fanno la differenza". L’attaccante del Como ha avuto tutto il tempo di posizionarsi tra Maripan e Walukiewicz e di staccare di testa senza marcatura, battendo Milinkovic-Savic. Così, l’obiettivo di migliorare il risultato dell’anno scorso è diventato più complicato, con il saldo che è ancora più in rosso. Dopo la sfida al Sinigaglia, infatti, il Toro di Vanoli si ritrova con cinque punti in meno rispetto all’ultimo Toro di Juric: oggi i granata sono a quota 40, dodici mesi fa erano a 45. Una differenza che si sta facendo importante, con Ricci e compagni che avranno a disposizione ancora sei partite per provare ad avvicinarsi ai 53 punti del 2023/2024. I problemi, però, sono due: da una parte ci sono soltanto 18 punti a disposizione, quindi per farne 13 bisognerebbe viaggiare a ritmi altissimi nelle ultime curve della stagione; dall’altra, il calendario è tutt’altro che agevole dal momento che il Toro dovrà ancora vedersela con l’Udinese in uno scontro diretto per il decimo posto, il Napoli e l’Inter che si contendono lo scudetto, il Venezia e il Lecce che lottano per non retrocedere e la Roma che cerca un piazzamento Champions.
Così Vanoli prova ancora a tenere alta l’attenzione dei suoi ragazzi: "Questa squadra ha voglia fino alla fine di essere sempre sul pezzo, lo vedo anche durante gli allenamenti - ha commentato l’allenatore nel post-gara di Como - e abbiamo una grossa responsabilità verso la nostra professione, i tifosi e la nostra crescita: gli obiettivi si possono trovare in tanti modi, la squadra lo ha dimostrato e su questo dobbiamo continuare a lavorare perché c’è anche in ballo il nostro futuro". La squadra godrà di un mini “rompete le righe” di tre giorni, cominciato domenica dopo la partita e che terminerà giovedì con una doppia seduta al Fila. E poi c’è chi non aspetta altro se non rimettersi maglietta e pantaloncini il prima possibile. "Non vedo l’ora" ha scritto Perr Schuurs direttamente dalle panchine di Como, dove si è accomodato a pochi minuti dal calcio d’inizio della sfida. Dovrà aspettare ancora, ma se non altro inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel di un lunghissimo calvario cominciato il 21 ottobre del 2023.
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