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DAL NORMAN A SUPERGA

Tra ricordo e contestazione, tra Grande Torino e Cairo: sarà un 4 maggio mai visto. Ecco tutti gli appuntamenti

Il popolo granata si ritrova alle 10 al Bar Norman per marcia fino ai piedi del colle. Zapata è pronto per leggere i nomi degli Invincibili

La lapide dedicata al Grande Torino a Superga

La lapide dedicata al Grande Torino a Superga

Al primo tempo sono stati fischi, anche perché il Toro contro il Venezia aveva dato davvero l’impressione di essere quasi in vacanza. Poi nella ripresa si è vista una squadra più convinta, che è riuscita a pareggiare con Vlasic e ad evitare la figuraccia. Ora, però, tutta l’attesa del mondo granata è sulla giornata di oggi, una sorta di salto tra passato, presente e futuro. Perché come ogni 4 maggio il popolo del Toro si riunirà nel ricordo degli Invincibili, a Superga, a 76 anni di distanza dalla tragedia.

Il programma è quello di sempre, con la squadra che salirà al colle per la messa officiata da don Riccardo Robella alle 17 e, in seguito, il momento più atteso, quello della lettura dei nomi dei caduti, che quest’anno toccherà a capitan Zapata. Il colombiano è già avvistato davanti alla lapide pochi giorni fa, quando ha fatto le prove in vista di una giornata piena di emozioni. E già venerdì allo stadio l’attaccante ha vissuto momenti intensi, tanto da pubblicare sul proprio profilo Instagram una storia dalle tribune del Grande Torino mentre i Sensounico intonavano “Quel giorno di pioggia”. Lui ha già vissuto un primo 4 maggio, ma c’è anche chi sarà al battesimo sul colle: "Credo che sia un momento speciale e unico per tutta la gente del club: sarà incredibile viverlo per la prima volta, non vedo l'ora di andare a Superga domenica" le parole di Guillermo Maripan per prepararsi alla lunga giornata con la storia del Toro. Poi ci saranno altri due eventi per i tifosi: apriranno le porte del Filadelfia, centro sportivo della squadra, tra le 9 e le 12, nel Cortile della Memoria, mentre a mezzogiorno al Cimitero Monumentale avrà luogo la commemorazione ufficiale del Grande Torino con la benedizione da parte di Don Riccardo Robella dei sepolcri. E, infine, il gran finale fissato in serata, dalle 22, quando la Mole Antonelliana e i principali ponti sul Po verranno illuminati di granata.

La giornata, però, inizierà ben prima, fin dal mattino, con la marcia di contestazione al presidente Cairo. Sui social è partito il tam tam già da diverse settimane, con il ritrovo fissato alle ore 10 nel cuore della città, al bar Norman, là dove è stato fondato il Toro il 3 dicembre del 1906. Da lì partirà il corteo che percorrerà via Pietro Micca arrivando in Piazza Castello, poi proseguirà per Via Po, Piazza Vittorio Veneto e attraverserà il ponte della Gran Madre. A quel punto il serpentone volterà a sinistra percorrendo corso Casale fino a piazza Modena, dove si trova la strada che porta a Superga. Sarà un’altra manifestazione per dimostrare il malcontento verso la gestione dell’editore alessandrino e arriva a distanza di otto mesi dall’episodio di fine agosto, quando si registrarono quasi diecimila presenze. E c’è curiosità di vedere quale sarà la nuova risposta del popolo del Toro, con i tanti adesivi sparsi in giro per la città con la scritta “No Cairo a Superga”. Ecco perché sarà un 4 maggio nel ricordo e nella memoria, ma anche in un clima bollente per il numero uno del club di via Viotti.

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