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PIANETA bianconero

Juve, partenza a fari spenti. Dodici mesi dopo è tutto da rifare (o quasi)...

Giovedì 24 luglio il raduno dei ragazzi di Tudor alla Continassa. Intanto c'è il rinnovo di Gatti fino al 2030

Juve, partenza a fari spenti. Dodici mesi dopo è tutto da rifare (o quasi)...

A sinistra Igor Tudor. A destra, Federico Gatti, fresco di rinnovo

Visto come è andata a finire lo scorso anno, meglio andarci con i piedi di piombo, partire a fari spenti. La campagna faraonica messa in atto dall’ormai ex dirigente bianconero Cristiano Giuntoli, unita all’entusiasmo scaturito dallo sbarco sotto la Mole di Thiago Motta, infatti, solo dodici mesi fa faceva palpitare i milioni di cuori dei tifosi juventin, compreso quello di John Elkann, tra i primi ad accogliere il nuovo corso alla Continassa. E invece. Sappiamo tutti come è andata a finire, per questo, oggi più che, mai meglio vivere alla giornata - sta accadendo così anche in sede di calciomercato - e mantenere un profilo basso. Pedalare a testa bassa: si comincia giovedì 24 luglio (appuntamento fissato attorno alle 9) con il cartello ancora ben in mostra alla Continassa di "Lavori in corso".

Ventiquattro giorni dopo l’ultima partita al Mondiale per Club - persa di misura contro il Real Madrid -, la Juve si ritroverà per preparare nel migliore dei modi la nuova stagione. Ma come detto sopra, quello bianconero resta ancora un cantiere aperto, con il direttore generale Damien Comolli che cercherà di piazzare ancora colpi da mettere a disposizione di Igor Tudor prima della partenza alla volta del quartier generale dell’Adidas - ad Herzogenaurach - dove la Juve dal 2 agosto - così come accadde lo scorso anno - si fermerà a lavorare per una settimana, prima di disputare l’amichevole contro il quotatissimo Borussia Dortmund. Molti, forse troppi, saranno a disposizione alla Continassa dell’allenatore croato: in tanti, però, faranno i bagagli entro la fine del mercato, destinati a cambiare aria.

Uno in particolare, è al centro di una delicata situazione: stiamo parlando di Dusan Vlahovic, ospite ormai da considerarsi “indesiderato” al J Center. Se c’è un’intesa di massima tra l’entourage del calciatore per una buon’uscita da 10 milioni eventuale, manca invece un’offerta concreta da recapitare alla Juventus, offerta da almeno 25 milioni di euro. Le pretendenti ci sarebbero anche - Allegri e Mourinho sono stuzzicati dal serbo -, ma nessuna è pronta a sborsare una cifra così alta per un calciatore che andrà a parametro zero tra meno di dodici mesi. Al via ci saranno anche Nico Gonzalez, Douglas Luiz, Timothy Weah, dati per partenti, senza considerare chi come Fabio Miretti potrebbe finire al Napoli di Antonio Conte per una cifra dai 10 ai 15 milioni di euro. In entrata, invece, gli unici volti nuovi saranno quelli di Jonathan David e Joao Mario, quest’ultimo sbarcato sotto la Mole nello scambio tra Juventus e Porto, scambio che ha riportato Alberto Costa in Portogallo per 16 milioni più il cartellino del classe 1993.

Al via ci sarà anche Federico Gatti, fresco di rinnovo con la Juve, fino al 2030 mentre non ci sarà Mbangula: il belga è passato al Werder Brema per 10 milioni di euro, più eventuali 2 milioni di bonus. Parola d'ordine alla Continassa sarà "compattarsi e ripartire": in casa Juventus c’è ancora tanto da fare per colmare il gap con le big, fuori e dentro il campo.

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