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VIGILIA BIANCONERA
18 Ottobre 2025 - 17:19
Il tecnico della Juventus, Igor Tudor
Al fischio d’inizio delle 12,30 a Como saranno passati 38 giorni: è il periodo trascorso dall’ultima vittoria della Juventus, quel 4-3 contro l’Inter del 13 settembre scorso. Così, Igor Tudor ha dedicato una lunga riflessione sulle pressioni legate al mondo bianconero: «Qui ogni discorso che si fa inizia con la frase ‘Siamo la Juve e dobbiamo vincere', infatti quando riesci a farlo passi dalla parte del torto per tanti - dice il croato - ma bisogna fare le analisi corrette: chi le fa e ha onestà intellettuale, lo capisce; altrimenti, ognuno tra le sue conclusioni». È così che si spiegano gli alti e bassi della Juve, ancora alla ricerca di un equilibrio che possa permetterle di spiccare il volo: «La squadra è un organismo vivo, che cambia nella sua forma e nei suoi interpreti - riflette l’allenatore - perché capita che qualcuno non sta bene e che ti manca, oppure arrivano problematiche che ti modificano in positivo o in negativo: ci sono tanti dettagli, anche legati ai tanti impegni ravvicinati, e io passo tutte le mie giornate a cercare di capire come migliorare i miei giocatori sotto tutti gli aspetti».
E, a proposito di problematiche e infortuni, c’è da capire come verrà ridisegnata la squadra con l’assenza di Bremer: «Raramente vi svelo ciò che prepariamo in allenamento, può succedere come no - risponde Tudor sulla possibilità di passare alla difesa a quattro - ed è da più di quattro anni che faccio il 3-4-3, ma si possono fare anche altre cose: ci sono tante partite da giocare, abbiamo tante opzioni aperte». In attacco, invece, non ci sono dubbi per quel che riguarda Yildiz: «Mi chiedete se riposa, vi rispondo di no» spiega a proposito del turco, pronto a guidare la trequarti insieme a Conceicao e probabilmente dietro a Vlahovic, grande favorito su David e Openda per giocare da riferimento avanzato. Poi, però, c’è un’assenza dell’ultima ora: «Zhegrova non verrà convocato, ha un problema all’anca e in zona pubica - rivela Tudor, con l’ex Lille che si aggiunge agli altri indisponibili Bremer, Cabal e Pinsoglio oltre ai lungodegenti Milik e Miretti - ma i nazionali sono tornati bene e senza infortuni: abbiamo fatto due allenamenti tutti insieme, ci siamo preparati bene».
Il tecnico, infatti, vuole mantenere altissima la soglia dell’attenzione in vista di una trasferta che nasconde tante insidie: «Sarà una partita difficile, il Como è una finta piccola - spiega il croato sulla gara da disputare in riva al lago - perché hanno speso tanto e il loro allenatore (Fabregas, ndr) ha scelto tutti gli acquisti, è un qualcosa di raro: c’è rispetto, vogliamo fare la nostra partita».
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