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vita da ex

Retroscena Szczesny: "Ho dovuto restituire i soldi alla Juve, ecco perché..."

L'ex numero 1 bianconero: "La Juve mi ha costruito, lì vincere è l'unica cosa che conta..."

Retroscena Szczesny: "Ho dovuto restituire i soldi alla Juve, ecco perché..."

Szczesny insieme al presidente Ferrero nel giorno del suo addio alla Juventus e al calcio

Aveva ancora un anno di contratto ma l'allora direttore sportivo bianconero lo mise di fatto alla porta, “costringendolo” a smettere con il calcio giocato con un anno di anticipo. Ma Wojciech Szczesny, dopo un paio di mesi di stop, accettò la corte del Barcellona, ritornando protagonista con i blaugrana. Il portiere polacco ha riavvolto il nastro e ha raccontato tutto in una lunga intervista a “Gq” Polonia: «La Juventus mi ha costruito, mi ha insegnato la disciplina, perché è una squadra completamente diversa da quelle che conoscevo. L'Arsenal è un calcio bellissimo, ma senza la pressione di vincere il campionato».

«La Roma - ha continuato - mi ha dato un assaggio del successo. Il Barcellona mi dà la pura gioia di essere un calciatore. La Juventus è una routine quotidiana sotto la massima pressione. Lì, vincere è l'unica cosa che conta. E ho potuto impararlo. Diventare una parte importante di un club del genere è incredibilmente edificante. Capisci? Avrei potuto sostituire Buffon! Non c'era sfida più grande nel mondo dei portieri. Pensavo di giocare due o tre anni e che avrebbero trovato qualcuno più giovane, ma alla fine ho continuato a prolungare i contratti fino a diventare il giocatore più anziano della Juventus, con più presenze, più esperienza e quello che ha iniziato a costruire la squadra», ha aggiunto il portiere.

«Ho giocato la mia prima stagione al Barcellona gratis. Quello che ho ricevuto dal Barcellona è stato esattamente quello che ho dovuto restituire alla Juve per aver rescisso anticipatamente il mio contratto», ha aggiunto. 

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