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Trump lancia il "Liberation Day": cerimonia alla Casa Bianca per la rivoluzione dei dazi

Nel Giardino delle Rose, il presidente ufficializza il nuovo piano tariffario, promettendo di riscrivere le regole del commercio globale sotto l'egida di "America First"

Trump lancia il "Liberation Day": cerimonia alla Casa Bianca per la rivoluzione dei dazi

Nel cuore pulsante di Washington, il 2 aprile 2025, la Casa Bianca si è trasformata in un palcoscenico di grande rilevanza politica. Donald Trump, nel suo nuovo mandato presidenziale, ha scelto questa data per presentare il "liberation day", un evento che promette di riscrivere le regole del commercio mondiale sotto l'egida di "America First". La cerimonia, tenutasi nel suggestivo Giardino delle Rose, ha visto la partecipazione dell'intera amministrazione Trump, con ministri e funzionari che hanno manifestato il loro sostegno alla controversa strategia dei dazi.

Non si è trattato di un semplice ordine esecutivo firmato lontano dai riflettori, ma di un evento orchestrato con cura per catturare l'attenzione nazionale e internazionale. Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha sottolineato l'importanza di questa giornata, destinata a lasciare un'impronta duratura non solo a Washington, ma anche nelle capitali estere. La portavoce Karoline Leavitt ha sintetizzato il messaggio presidenziale, definendo il piano tariffario come una risposta alle pratiche commerciali sleali che, secondo Trump, hanno danneggiato gli Stati Uniti per decenni.



Il piano di Trump non prevede esenzioni, un segnale chiaro della sua determinazione a portare avanti un cambiamento storico. "È ora che un presidente attui ciò che è giusto per il popolo americano", ha dichiarato Leavitt. La scelta del 2 aprile, anziché il più tradizionale primo giorno del mese, è stata voluta da Trump per evitare qualsiasi dubbio di esagerazioni o scherzi, ribadendo che i dazi rappresentano "la più bella parola nel vocabolario".

Gli obiettivi del piano sono molteplici e ambiziosi: rafforzare il "Made in USA", ottenere concessioni economiche e politiche dai partner internazionali, e riempire le casse del governo con proventi destinati a finanziare sgravi fiscali e rimborsi agli americani. La Casa Bianca prevede di raccogliere fino a 6mila miliardi di dollari in dieci anni, utilizzando i poteri economici d'emergenza del presidente per affrontare le "minacce" estere. Questo "liberation day" segna un punto di svolta nella politica commerciale americana, con Trump determinato a lasciare un'eredità che potrebbe ridefinire il panorama economico globale per gli anni a venire.

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