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Salute & Concepimento
17 Aprile 2025 - 02:00
Chi è stato concepito in inverno ha una marcia in più nella lotta contro i chili di troppo. Non si tratta di una leggenda metropolitana né di un nuovo mantra da palestra: è il risultato di una ricerca scientifica appena pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Metabolism da un team di scienziati giapponesi.
Secondo lo studio, chi è stato concepito nei mesi freddi – tra metà ottobre e metà aprile – tende ad avere un Indice di Massa Corporea (BMI) inferiore, accumula meno grasso viscerale e brucia più calorie rispetto a chi è stato concepito nelle stagioni più calde. E il merito sarebbe tutto del tessuto adiposo bruno, detto anche "grasso buono".
A differenza del più noto tessuto adiposo bianco – quello che immagazzina grasso – il tessuto adiposo bruno genera calore e aiuta a dissipare l’energia sotto forma di calore, soprattutto in risposta al freddo. È quindi un potente alleato naturale del metabolismo.
Nel loro studio, i ricercatori delle università giapponesi di Tohoku, Tenshi College e Tokyo Medical University hanno analizzato 683 individui di età compresa tra 3 e 78 anni, osservando un’evidente correlazione tra il mese del concepimento e l’attività del tessuto adiposo bruno.
Il freddo del concepimento influisce sul metabolismo?
Secondo gli studiosi, a incidere è il clima al momento del concepimento: l’esposizione dei genitori a temperature più basse (e quindi ambienti meno riscaldati, escursioni termiche giornaliere più elevate) nei mesi invernali stimolerebbe lo sviluppo futuro di un tessuto adiposo bruno più attivo nel nascituro.
In pratica, chi è stato concepito in inverno eredita un metabolismo più "scattante", capace di bruciare energia con maggiore efficienza e di evitare l’accumulo di grasso dannoso, specialmente attorno agli organi interni.
C’è però un “ma”: tutti i partecipanti erano giapponesi. Serviranno nuovi studi per verificare se la correlazione vale anche per altre popolazioni, in contesti climatici e genetici diversi. Ma l’ipotesi è affascinante e apre una nuova finestra sulla relazione tra stagionalità, genetica e metabolismo.
Attenzione, però: anche se il metabolismo parte avvantaggiato, nessuno è immune a una cattiva alimentazione e a uno stile di vita sedentario. Le buone abitudini restano il primo passo per stare in salute. Ma sapere di avere il "grasso bruno" dalla propria parte può essere una motivazione in più.
La scienza lo conferma: nascere (o meglio, essere concepiti) in inverno potrebbe fare la differenza nel nostro rapporto con il peso e il metabolismo. Un nuovo tassello che ci aiuta a capire quanto l’ambiente e i fattori esterni influenzino la nostra salute già prima della nascita.
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