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Cattive influenze

Sette giorni all’inferno con i frullati proteici

L’influencer Killdozer racconta la sua sfida estrema: digiuno solido, zero acqua e un dolore “come pugnali nello stomaco”

Sette giorni all’inferno con i frullati proteici

Michael Alves, noto online come Killdozer, non è nuovo alle sfide estreme. Ma questa volta, ammette, è andato troppo oltre. Alto quasi due metri, con un fisico da bodybuilder e un seguito da star del fitness, Alves ha deciso di alimentarsi solo con frullati proteici per sette giorni consecutivi. Niente cibo solido, niente acqua. Solo polveri proteiche diluite “È stata la settimana peggiore di tutta la mia vita”, racconta nel video pubblicato a fine sfida.

Partito con un peso di 113,8 kg, Alves ha perso otto chili in soli sette giorni. Ma già dal terzo giorno ha iniziato ad accusare sintomi debilitanti: mal di testa, stitichezza, crampi muscolari, dolore addominale e spossatezza continua. “Sembrava di avere dei pugnali nello stomaco. Un’agonia senza fine”, racconta.

Durante l’esperimento, l’influencer ha consumato tra i cinque e i sette frullati proteici al giorno, ognuno contenente tra le 150 e le 400 calorie. Un apporto calorico giornaliero nettamente insufficiente per un uomo della sua stazza e del suo livello di attività fisica. Secondo le raccomandazioni nutrizionali, avrebbe dovuto assumere circa 4.500 calorie al giorno. Lui ne ingeriva poco più di un terzo, spesso molto meno. A peggiorare la situazione, la totale assenza di acqua per l’intera durata della sfida, fatta eccezione per qualche sorso in palestra quando stava per svenire. “Non ne vado fiero, ma dovevo farlo”, ammette.

I sintomi si sono accumulati rapidamente: crampi muscolari violenti, tra cui uno al piede rimasto bloccato in una posizione ad arco; mal di stomaco continuo; forti mal di testa, soprattutto di notte. Il tutto aggravato dalla carenza di fibre, vitamine e grassi essenziali, normalmente presenti in frutta, verdura e alimenti integrali. “Il consumo di sole proteine può avere un impatto negativo su tutti gli organi”, spiega Ione Acosta, noto trainer di celebrità come Laia Costa, Ida Lundgren e Paul Haggis. “Gli integratori proteici non possono sostituire il cibo vero. Anzi, possono creare squilibri elettrolitici, sovraccarico renale e gravi problemi intestinali.”

Alla fine, il confronto fotografico tra prima e dopo la sfida è stato impietoso: sebbene visibilmente dimagrito, Alves appariva anche molto più stanco e debole. “Missione compiuta, credo”, ha detto con tono amaro. “Abbiamo perso un bel po’ di peso, ma siamo quasi svenuti. Sconsiglio a chiunque di provarci. Davvero.”

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