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Recensioni cinematografiche del 2025
13 Maggio 2025 - 12:10
C'è un ristorante a Staten Island (NY) che aprì le sue porte nel 2007, l'Enoteca Maria, aperto dall'italoamericano Joe Scaravella a seguito della morte della madre che amava tanto. Ma invece di seguire la formula normale di 'come aprire un ristorante a New York', Joe decise di prendere come cuoche non delle professioniste da 5 stelle... ma delle nonne italiane. Questa storia vera, nel 2025, è diventata la trama del nuovo film di Stephen Chbosky, Nonnas, che racconta la storia di Joe e delle nonne che hanno dato il via all'Enoteca Maria.
Il film, prodotto da Netflix, vede Joe Scaravella (Vince Vaughn) riprendersi dalla morte della mamma e nel farlo si rifugia nella cucina e, ricordandosi dei pranzi di famiglia preparati dalla mamma e dalla nonna, gli viene la folle idea di aprire un ristorante dopo aver trovato un locale in vendita a Staten Island nel quartiere italiano.
Supportato dal migliore amico Bruno (Joe Manganiello), all'inizio riluttante, Joe inizia le riparazioni e le ristrutturazioni del locale, dandogli un nuovo look e mentre il ristorante prende forma, recluta 4 signore anziane - Roberta (Lorraine Bracco), migliore amica della madre di Joe, Antonella (Brenda Vaccaro), vicina di casa di Olivia (Linda Cardellini), vecchia fiamma del liceo di Joe, Teresa (Talia Shire), una ex suora e Gia (Susan Sarandon) amica di famiglia della famiglia Scaravella e parrucchiera - per preparare i piatti tradizionali italiani alla maniera italiana.
Ovviamente le cose non vanno sempre come Joe pensava e sarà un inizio difficile per l'Enoteca ma grazie alla guida stessa delle nonnine ingaggiate per portare l'Italia a tavola, Joe troverà la soluzione per far decollare il ristorante e onorare la memoria della sua famiglia e le sue origini italiane.
Lorraine Bracco, Brenda Vaccaro, Susan Sarandon e Talia Shire in Nonnas
La storia di Joe e delle prime nonne che hanno dato vita all'Enoteca Maria adattata allo schermo di Netflix ha voluto essere una lettera d'amore per l'Italia e per la sua cultura culinaria. Sapendo che i paesi stranieri non trattano sempre bene la cucina del Bel Paese, Chbosky ha voluto ingaggiare nel suo cast attori e attrici con radici ed origini italiane.
Il risultato è stato una storia bella, divertente e tenera di come un piatto, fatto con amore da una donna che trova orgoglio nelle sue origini e nel condividerlo con gli altri, può unire un intero quartiere e trasformarlo in quello che l'Enoteca Maria è oggi: un ristorante internazionale, dove vengono preparati non solo piatti italiani ma anche di tutto il mondo, portati sempre dalle nonnine.
Il vero Joe Scaravella con le vere Nonnas dell'Enoteca Maria
La pellicola però non parla solamente di cibo ma anche di lutto: a Joe viene l'idea del ristorante solo dopo aver perso la madre, un'idea che nessuno gli aveva messo in testa, neanche la madre stessa, ma che si è rivelata come un'elaborazione pratica del dolore di aver perso una delle persone più importanti. Ma non solo Joe, anche Antonella, prima di venir ingaggiata (a forza, almeno all'inizio) stava ancora rintanata nella sua casa a parlare alla foto del marito deceduto per la profonda solitudine che sentiva, almeno quando non era in compagnia di Olivia, che si scoprirà stava anche lei elaborando il lutto del marito che ormai non c'è più.
È la storia di come un'arte come la cucina può essere una delle modalità migliori per guarire: chi non si è mai sentito meglio da un dolore dopo aver mangiato un piatto preparato dalla mamma o dalla nonna? Questo film vuole proprio fare questo: riportare la felicità attraverso non solo l'arte dello storytelling ma anche del cibo, e in questo caso di quello italiano. Fatto nella maniera corretta.
Voto finale: 8.5/10
L'Enoteca Maria di New York
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