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Celiachia 2.0: arriva l’intelligenza artificiale che ti dice cosa puoi mangiare

Si chiama Celiachia.ai il nuovo portale smart per la vita gluten free: ricette, ristoranti, viaggi e una community dedicata, tutto a misura di celiaco

Celiachia 2.0: arriva l’intelligenza artificiale che ti dice cosa puoi mangiare

Niente più cacce al menu adatto, interrogazioni eterne all’etichetta degli ingredienti o incubi organizzativi per una vacanza senza glutine: arriva Celiachia.ai, il primo portale italiano alimentato da intelligenza artificiale interamente pensato per chi convive con la celiachia. L’occasione non è casuale: si tratta della Giornata Mondiale della Celiachia, celebrata con l’inaugurazione del villaggio itinerante Celiakè?, che farà tappa a Roma fino al 18 maggio.

Dietro l’idea c’è Michele Mendola, divulgatore e autore di best seller sul mondo gluten free, già fondatore della community CeliachiaFacile. Oggi alza l’asticella e lancia una piattaforma che promette di rendere la quotidianità più semplice, accessibile e — perché no — anche più leggera per chi deve dire addio al glutine.

Un algoritmo su misura per chi è celiaco

Celiachia.ai è molto più di un motore di ricerca: è un assistente digitale capace di aiutarti a capire se un piatto contiene glutine, trovare ristoranti certificati, pianificare un viaggio senza incognite alimentari, scoprire nuove ricette, o semplicemente trovare un’idea per cena. Il tutto condito da un’interfaccia intuitiva, veloce e – come sottolinea lo stesso Mendola – persino divertente.

Nel portale si trovano sezioni dedicate a:

  • ricette 100% gluten free,

  • guide ai locali e negozi certificati,

  • ingredienti da evitare e alternative sicure,

  • una chat intelligente per consigli in tempo reale,

  • una community online per confrontarsi e condividere esperienze.

Attenzione – avverte Mendola – Celiachia.ai non fa diagnosi né propone cure. È pensato per chi ha già ricevuto la diagnosi e deve convivere ogni giorno con questa condizione.” Perché sì, la celiachia cambia la vita, ma non deve necessariamente renderla più grigia.

Ricevere la diagnosi può essere uno shock, soprattutto in un Paese come l’Italia dove il cibo è cultura, identità e convivialità. Ma rinunciare al glutine non vuol dire rinunciare alla socialità. Si può (e si deve) continuare a vivere pienamente: dal panino veloce allo street food alla cena gourmet. Basta sapere come e dove.

Ed è proprio qui che entra in campo la tecnologia.
Normalizzare la celiachia è la sfida più grande, e Celiachia.ai vuole essere uno strumento concreto, quotidiano e moderno. Non solo un sito, ma un alleato per vivere bene e con leggerezza anche in mezzo alle restrizioni.

Per chi è celiaco, la rivoluzione passa (anche) da un algoritmo.

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