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le polemiche del film
30 Maggio 2025 - 09:35
La scorsa settimana è arrivato nei cinema Lilo & Stitch, il nuovo film Disney in live action – cioè con attori veri – ispirato al celebre cartone animato del 2002. Ambientato alle Hawaii, racconta l’amicizia tra una bambina e un buffo alieno. Ma come spesso accade con i remake Disney, anche questa versione ha scatenato polemiche.
Molti fan storici non hanno gradito le modifiche fatte alla storia e ai personaggi. Il cambiamento più discusso riguarda il finale, molto diverso rispetto a quello del cartone. Senza entrare nei dettagli per non rovinare la sorpresa a chi vuole vederlo, diversi spettatori sostengono che questa nuova conclusione rovini il significato originale del film, legato alla cultura hawaiana e al concetto di ohana – una parola che indica una famiglia che accoglie e non abbandona nessuno. Una frase chiave del cartone era proprio: “Ohana significa famiglia, e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato.”
Un'altra scelta criticata riguarda Nani, la sorella maggiore di Lilo. Già prima dell’uscita del film, molti avevano protestato per l’attrice scelta, Sydney Agudong, ritenendo che non rispecchiasse abbastanza l’aspetto e le origini culturali del personaggio originale. Le critiche si sono poi estese anche al modo in cui Nani è stata rappresentata: nel cartone era molto legata alla sorella e alla cultura delle Hawaii, mentre nel film sogna di trasferirsi in California per diventare biologa marina. Anche il rapporto con gli assistenti sociali è molto più morbido rispetto alla tensione mostrata nel film d’animazione.
Secondo alcuni critici, questo cambiamento toglie forza a uno dei messaggi più profondi del film originale: la paura di Nani di perdere Lilo veniva vista come una metafora del rischio di perdita della cultura hawaiana dopo l’annessione agli Stati Uniti. Questa nuova versione, invece, rende la storia più generica e meno radicata nel contesto storico e culturale delle isole.
Anche altri personaggi sono stati modificati. Gantu, uno dei principali antagonisti, è stato eliminato. E Pleakley, l’alieno che nel cartone si travestiva da donna per passare inosservato tra gli umani, ora usa un dispositivo per cambiare aspetto, trasformandosi in un uomo. Alcuni hanno visto in questa scelta una possibile autocensura da parte della Disney, in un periodo in cui le tematiche legate all’identità di genere sono molto discusse negli Stati Uniti.
Nonostante tutte queste critiche, il film sta avendo un buon successo al botteghino e molte recensioni sono positive. Il New York Times ha scritto che, pur con alcune libertà creative, il film è “spesso adorabile” e mantiene buona parte dello spirito del cartone originale. Più duro invece il Guardian, che lo ha definito “una mostruosità” che non riesce a trasmettere la stessa magia dell’originale.
In sintesi, il nuovo Lilo & Stitch divide: piace a chi cerca un film per famiglie moderno e visivamente curato, ma delude chi era affezionato alla profondità e all’identità culturale del cartone del 2002.
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