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Il red carpet è servito: assegnati gli Oscar del Vino 2025

Dal Sassicaia al Beyond The Clouds, passando per le bollicine di Ferrari e le grappe simbolo del Made in Italy

Il red carpet è servito: assegnati gli Oscar del Vino 2025

Altro che statuette dorate e discorsi strappalacrime: qui si brinda. Gli Oscar del Vino 2025 hanno alzato i calici all’eccellenza enologica italiana, con una cerimonia elegante e affollata all’Hotel Rome Cavalieri. A premiare i migliori vini d’Italia non c’era l’Academy di Hollywood, ma una giuria altrettanto autorevole: ben 15 mila sommelier coinvolti dalla Fondazione Italiana Sommelier di Franco Ricci e Bibenda.

Le categorie erano sei – rossi, bianchi, rosati, spumanti, dolci, champagne – più il premio speciale alla grappa. Ogni sezione ha visto trionfare tre etichette, protagoniste anche di una degustazione guidata dai docenti della Fondazione. Un evento per pochi, ma dai riflessi lunghi: perché dietro ogni calice c’è una storia di terroir, passione e bellezza tutta italiana.

I migliori rossi: i fuoriclasse intramontabili

A vincere tra i rossi sono stati tre colossi:

  • Barbaresco Sorì San Lorenzo 2021 di Gaja

  • Bolgheri Sassicaia 2021 di Tenuta San Guido

  • Turriga 2020 di Argiolas

Tre nomi che raccontano l’Italia del vino d’eccellenza, da Nord a Sud, tra vigne leggendarie e bottiglie che parlano di identità.

I migliori bianchi: freschezza e finezza

Tra i bianchi, i riflettori si sono accesi su:

  • Alto Adige Bianco Grande Cuvée Beyond The Clouds 2021 di Elena Walch

  • Rosazzo Terre Alte 2021 di Livio Felluga

  • Ischia Biancolella Vigna del Lume 2023 di Cantine Antonio Mazzella

Etichette che portano con sé non solo bouquet raffinati, ma anche tutta la biodiversità dei suoli italiani: dalle Dolomiti alle isole vulcaniche.

Bollicine e Rosé: l’Italia che brinda

Per gli spumanti, il podio è andato a:

  • Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015 di Ferrari Trento

  • Franciacorta Dosaggio Zero Sublimis Riserva 2016 di Uberti

  • Brut Rosé Soldati La Scolca d’Antan 2012 de La Scolca

Mentre tra i rosati hanno brillato:

  • Cybelle 2022 di Vini Raimondo

  • San Greg 2023 di Feudi di San Gregorio

  • Il Rogito 2023 di Cantine del Notaio

Vini capaci di conciliare eleganza e versatilità, perfetti per l’aperitivo ma anche per raccontare terroir e savoir-faire.

Dolce è il finale

Tra i vini dolci si sono distinti:

  • Aphrodisium 2023 di Casale del Giglio

  • Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Terminum 2022 di Cantina Tramin

  • Moscato Rosa 2022 di Franz Haas

Note aromatiche e concentrazione zuccherina che chiudono la degustazione in bellezza. Ma c’è stato spazio anche per l’internazionale, con la categoria Champagne premiata con:

  • Brut Classic di Deutz

  • Blanc de Noirs Cuvée de Réserve di Gallimard Père & Fils

  • Brut Liesse d’Harbonville 2004 di Ployez Jacquemart

La Grappa fa scuola

Il premio speciale della giuria per la categoria Grappa, prodotto simbolo del Made in Italy e protetto dalla normativa europea, è andato a:

  • Grappa di Moscato di Terracina di AB Selezione Italian Spirits

  • Grappa Fuoriclasse Leon 14 Anni Riserva di Castagner

  • Grappa AnticaCuvée Riserva Aged 5 Years di Nonino

Distillati di carattere che confermano quanto la tradizione possa essere anche innovazione.

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