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Ambiente

Pannelli solari da balcone: normativa, costi e funzionamento dei micro impianti domestici

Le procedure da seguire per installare un impianto fotovoltaico Plug & Play a uso residenziale

Pannelli solari da balcone

Normativa, costi e funzionamento dei micro impianti domestici

In Germania sono già oltre un milione gli impianti fotovoltaici da balcone, acquistabili anche nei supermercati. In Italia, nonostante la crescente disponibilità di kit “Plug & Play”, la diffusione di questi sistemi resta contenuta. Il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) evidenzia come la burocrazia e l’obbligo, in determinati casi, dell’intervento di un elettricista abilitato rappresentino ancora ostacoli significativi.

Un impianto da balcone ha potenzialità interessanti per l’autoproduzione elettrica domestica. Tuttavia, in Italia, a differenza della Germania, il montaggio non può essere sempre effettuato dall’utente finale. Se la potenza supera i 350 watt, è necessaria l’installazione di un circuito elettrico dedicato con contatore bidirezionale, eseguita da un professionista abilitato. Sotto questa soglia, i kit “Plug & Play” possono essere collegati direttamente a una presa, a condizione che questa sia dotata di interruttore di protezione e sia direttamente connessa al quadro elettrico.

Il costo di un kit varia tra i 300 e i 1000 euro, in base alla potenza e agli accessori inclusi. A questi si possono aggiungere le spese per eventuali modifiche all’impianto elettrico domestico.

L’installazione dei pannelli solari su balconi rientra nell’ambito dell’edilizia libera, purché non interessi edifici soggetti a vincoli paesaggistici o architettonici. Nei centri storici o negli edifici tutelati dalle Belle Arti è invece necessario richiedere l’autorizzazione preventiva. Nei contesti condominiali, l’installazione su parti di proprietà esclusiva non richiede il consenso dell’assemblea, ma l’inquilino è tenuto a informare l’amministratore.

L’articolo 1122 del Codice Civile consente ai condomini di installare impianti sulle proprie unità, a patto che non si compromettano la stabilità o l’estetica dell’edificio. L’assemblea può richiedere una relazione tecnica preventiva. In caso di contenziosi, l’intervento di un tecnico certificato può essere determinante per dimostrare la conformità dell’impianto alle normative.

I pannelli trasformano l’energia solare in elettricità, che viene immessa nella rete domestica attraverso un inverter. In caso di produzione eccedente, fino a una soglia di 800 watt, l’energia può essere ceduta gratuitamente alla rete. Per attivare ufficialmente l’impianto è sufficiente inoltrare la Comunicazione Unica all’operatore di distribuzione, utilizzando il modulo fornito da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

L’efficienza del sistema dipende principalmente dall’esposizione solare: i balconi esposti a sud garantiscono una maggiore resa. Per ottimizzare i consumi, si consiglia di concentrare l’uso degli elettrodomestici più energivori nelle ore di maggiore irraggiamento. Va comunque ricordato che si tratta di sistemi parziali, utili a ridurre i consumi ma non sufficienti a coprire il fabbisogno totale di un’abitazione.

Oltre a contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, i pannelli solari da balcone possono incidere positivamente sulla valutazione energetica dell’immobile. Un’abitazione dotata di impianto fotovoltaico, anche minimo, può risultare più appetibile sul mercato immobiliare, migliorando la classe energetica e riducendo i costi di esercizio.

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