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Cinema e TV
24 Giugno 2025 - 13:30
Come disse un vecchio saggio: “ci siam cascati di nuovo”. Il nuovo film Disney-Pixar, Elio, è stato rispedito sulla Terra dopo un debutto che definire deludente è un eufemismo. Ce l’aspettavamo? Forse. Ma che si trattasse del peggior esordio nella trentennale storia dello studio, quello no, non lo immaginavamo.
Con appena 21 milioni di dollari incassati nel weekend d’apertura negli Stati Uniti e 14 milioni all’estero, per un totale mondiale di 35 milioni, Elio si è schiantato sotto il peso di aspettative mai veramente decollate. Eppure, le premesse c’erano tutte: un protagonista teneramente nerd, un viaggio spaziale, e quella magia narrativa Pixar che ha cresciuto generazioni.
E invece no. Il film – costato oltre 150 milioni di dollari, senza contare il marketing – è arrivato terzo al box office, superato da titoli più forti e, soprattutto, più riconoscibili. In testa c’era il remake live-action di Dragon Trainer, mentre al secondo posto l’horror 28 Anni Dopo, capace di attirare un pubblico adulto più fedele e meno esigente.
Il problema di Elio non è solo nel film in sé, che tra l’altro ha ottenuto buone recensioni: 84% su Rotten Tomatoes, A di CinemaScore. È il contesto. Pixar, oggi, fatica a far brillare le idee nuove. Al contrario, con i sequel continua a sbancare: Inside Out 2, uscito esattamente un anno fa, ha incassato 1,7 miliardi di dollari nel mondo, e la strada sembra ormai segnata.
Il pubblico sembra premiare ciò che conosce già. E Pixar lo sa: nei prossimi anni arriveranno Toy Story 5 e Zootopia 2, due titoli su cui la major punta per recuperare il terreno perduto e, perché no, la fiducia degli investitori.
C’è chi, però, invita alla calma. Russell Vannorsdel, presidente della catena di cinema Fridley Theatres, fa notare come anche Elemental, l’anno scorso, partì in sordina prima di superare i 496 milioni al box office. Il passaparola, in fondo, può ancora fare miracoli. Elio, con la sua premessa tenera e i suoi toni da racconto di formazione spaziale, potrebbe trovare la sua fetta di pubblico nelle prossime settimane.
Se c’è una lezione che Pixar sembra voler cogliere, è quella del riposizionamento. Il prossimo film originale dello studio, Hoppers, atteso nel 2026, sarà tutto ambientato sulla Terra e senza alieni. Dopo Lightyear, Strange World e ora Elio, lo spazio sembra un tema che non riesce più a portare fortuna.
La domanda però resta: c’è ancora posto per l’originalità nei cinema? Oppure lo streaming, l’inflazione e l’effetto nostalgia hanno alterato definitivamente i gusti del pubblico?
Per ora, Elio resta un promemoria: anche i più grandi possono cadere. E, talvolta, non basta guardare le stelle per arrivarci davvero.
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