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Lively vs Baldoni

Justin Baldoni ha ritirato la controquerela da 400 milioni, ma la guerra non è ancora finita

Il caso legale con Blake Lively e Ryan Reynolds prosegue tra dichiarazioni accese e nuove strategie in tribunale

Justin Baldoni ha ritirato la controquerela da 400 milioni, ma la guerra non è ancora finita

Nuovo colpo di scena nell’intricata vicenda legale che vede protagonisti Justin Baldoni e la coppia di attori Blake Lively e Ryan Reynolds, legata alla produzione del film It Ends with Us. Dopo settimane di tensioni e accuse incrociate, Baldoni ha deciso di non procedere con la riformulazione della sua controquerela da 400 milioni di dollari, come inizialmente previsto.

A comunicarlo è stato l’avvocato dell’attore e regista, Bryan Freedman, il quale ha dichiarato che nonostante la decisione del giudice Lewis J. Liman di concedere a Baldoni la possibilità di modificare e ripresentare le accuse per violazione del patto implicito e interferenza illecita contrattuale, il suo assistito ha scelto di non emendare le richieste legali.

“La decisione del tribunale non influisce minimamente sulla verità: non c’è stato né molestie né alcuna campagna diffamatoria,” ha affermato Freedman in una nota ufficiale. Andremo avanti con una vigorosa difesa dalle accuse infondate di Ms. Lively. I nostri clienti stanno valutando nuove opzioni legali.”

La causa e le accuse

La querelle ha avuto inizio con una denuncia di Blake Lively a dicembre 2024, in cui accusava Baldoni di condotta inappropriata e di aver messo in atto una campagna diffamatoria ritorsiva dopo contrasti sul set del film tratto dal bestseller di Colleen Hoover.

In risposta, Baldoni aveva presentato a gennaio una massiccia controquerela da 400 milioni di dollari per estorsione, diffamazione e interferenza contrattuale, oltre a una seconda causa da 250 milioni contro il New York Times per come aveva riportato le accuse di Lively.

Tuttavia, il 9 giugno 2025, il giudice ha respinto entrambe le azioni legali intentate da Baldoni, pur lasciando aperta la porta alla possibilità di emendarle. Una strada che ora non verrà più percorsa.

Le reazioni delle parti

Subito dopo la sentenza, Freedman aveva definito la decisione del giudice "non giusta" e aveva promesso battaglia, dichiarando a TMZ: “Justin vuole solo essere riabilitato pubblicamente. Sa chi è, cosa ha fatto e soprattutto cosa non ha fatto.”

Tuttavia, con l’ultima mossa di ritirarsi dalla possibilità di riformulare la querela, l’avvocato di Lively ha parlato di una "vittoria totale" per la sua assistita, definendo la causa di Baldoni 'frivola' e 'una messinscena': “Come al solito, ciò che è stato promesso non è stato mantenuto. Il rigetto totale della causa è stata una vittoria netta.”

Il nodo Taylor Swift

Intanto, un ulteriore elemento della disputa riguarda Taylor Swift, ormai ex amica di Lively, le cui comunicazioni potrebbero diventare oggetto di contesa legale. Il giudice ha respinto la richiesta di protezione avanzata da Lively per tenere fuori dalla causa le sue conversazioni private con la popstar, che ha contribuito alla colonna sonora del film con la canzone “My Tears Ricochet” (2020).

Secondo i legali di Baldoni, queste comunicazioni non sono mai state condivise e potrebbero essere rilevanti per la loro difesa.

Una battaglia ancora aperta

Nonostante il ritiro della controquerela, la causa non è affatto conclusa. Le fasi di raccolta prove e discovery sono ancora in corso e nuove azioni legali potrebbero essere intraprese. Come ha ribadito Freedman, Baldoni attende il suo “giorno in tribunale” per “dire finalmente tutta la verità”.

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