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30 Luglio 2025 - 23:35
Con il picco della stagione estiva, un ospite indesiderato sta diventando sempre più comune sulle nostre spiagge: la medusa. La loro proliferazione e l'aumento delle punture stanno creando non pochi disagi ai vacanzieri, rendendo fondamentale conoscere le reazioni appropriate per affrontare questi incontri. Sebbene le meduse presenti nelle acque italiane siano meno pericolose di quelle che si trovano in altre parti del mondo (la specie più velenosa si trova in Australia), sapere come agire rapidamente ed efficacemente in caso di contatto è cruciale per evitare complicazioni.
Il contatto con i tentacoli di una medusa provoca un dolore immediato, spesso descritto come una scossa elettrica, accompagnato da una sensazione di bruciore la cui intensità varia in base alla persona e alla specie, seguito da prurito. Questi sintomi sono indicatori chiari di una puntura.
È fondamentale prestare attenzione a reazioni più gravi: in alcuni individui, soprattutto in caso di punture multiple, può manifestarsi uno shock anafilattico, una reazione allergica severa che si evidenzia con difficoltà respiratorie, malessere generale, vertigini e vomito. In questi casi, è necessario allertare immediatamente i servizi di emergenza.
In caso di puntura, la prima azione da compiere è uscire immediatamente dall'acqua per prevenire il rischio di panico e annegamento. Successivamente, è consigliabile rimuovere con attenzione eventuali frammenti di tentacolo rimasti sulla pelle utilizzando un oggetto sottile come un coltello o un pezzo di cartone. Si può anche applicare della sabbia bagnata sulla zona e strofinare delicatamente per facilitare il distacco dei filamenti senza romperli.
La ferita va sciacquata abbondantemente con acqua di mare, evitando tassativamente l'acqua dolce, che potrebbe peggiorare il dolore liberando ulteriore veleno. Un rimedio efficace è avvicinare una fonte di calore alla ferita, come il mozzicone di una sigaretta, poiché il veleno delle meduse è termolabile e si dissolve con il calore. Anche l'aceto è una valida soluzione, facilmente reperibile nelle postazioni di salvataggio; l'acido acetico contenuto nell'aceto aiuta a staccare i filamenti senza farli esplodere. È importante informare le autorità della presenza di meduse per avvisare gli altri bagnanti e consultare un medico in caso di puntura sul viso o di reazione allergica grave.
Cosa non fare assolutamente:
Non sciacquare con acqua dolce.
Non succhiare la ferita o applicare alcol.
Non tagliare la ferita o farla sanguinare.
Non applicare il laccio emostatico.
La maggior parte dei medici sconsiglia di urinare sulla ferita per il rischio di sovrainfezione.
Evitare di toccare meduse morte sulla spiaggia, poiché le loro cellule urticanti rimangono attive.
Una volta a casa, è consigliabile disinfettare la ferita con una compressa sterile imbevuta di antisettico. In caso di reazione moderata, si può applicare una pomata antistaminica acquistabile senza ricetta in farmacia. Se il bruciore persiste dopo 48 ore, è opportuno consultare un medico, che potrebbe prescrivere una crema corticosteroidea. È fondamentale monitorare l'evoluzione della puntura nei giorni successivi, soprattutto per le persone allergiche, dove una vigilanza costante è cruciale per prevenire reazioni severe dopo punture multiple.
La crescente presenza di meduse nei nostri mari, che ha portato molti a definire gli ultimi anni come "anni delle meduse", è il risultato di una combinazione complessa di fattori climatici e azioni umane. Tra le cause principali vi sono la pesca eccessiva di tonno, principale predatore delle meduse, e di pesci più piccoli come sardine e aringhe, che si nutrono di uova e larve di meduse, contribuendo al loro controllo.
Anche la diminuzione di altri predatori naturali, come la tartaruga liuto (che fatica a trovare siti di nidificazione) e il pesce persico luna (Mola-mola), contribuisce al fenomeno. Infine, le disfunzioni ecologiche legate al riscaldamento globale giocano un ruolo significativo. L'aumento della temperatura dell'acqua, unito all'inquinamento, favorisce una crescita più rapida delle meduse, che raggiungono la maturità sessuale e si riproducono più velocemente, anche dopo soli 6-8 mesi anziché un anno, come spiegato dalla scienziata Jacqueline Goy dell'Istituto Oceanografico di Parigi.
Nonostante esistano oltre 1.000 specie di meduse, con le più letali che infestano le coste australiane, la vigilanza è comunque necessaria anche in Italia. Sebbene le nostre meduse non siano aggressive, le loro punture possono essere decisamente dolorose.
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