l'editoriale
Cerca
Safari in giardino
01 Settembre 2025 - 14:50
Un puntino luminoso che svolazza tra i fiori delle aiuole cittadine, un bagliore azzurro che cattura lo sguardo durante una passeggiata al parco: è l'Icaro, una delle farfalle più comuni e affascinanti che popolano i giardini di Torino e le campagne piemontesi.
Questa piccola specie di Lycaenide, lunga appena pochi centimetri, sa conquistare l'attenzione grazie ai vivaci contrasti cromatici che la caratterizzano. I maschi dell'Icaro si presentano con ali superiori di un intenso blu-azzurro che sfuma verso il violetto, elegantemente bordate di nero e impreziosite da piccole frangette bianche. Le femmine, dal canto loro, sfoggiano una livrea completamente diversa: un manto marrone intenso con riflessi violacei, decorato da una serie di
macchioline arancioni lungo il margine delle ali.UN TESORO NASCOSTO NEI PARCHI TORINESI
Nei parchi del Valentino, della Pellerina e in tutti gli spazi verdi della città, l'Icaro trova l'habitat ideale per prosperare. Predilige infatti ambienti aperti e soleggiati: prati fioriti, radure erbose e bordi di sentiero diventano il suo palcoscenico naturale. Grazie alla presenza diffusa delle sue piante preferite - trifogli, erba medica, ginestra e altre leguminose - questa farfalla riesce a vivere comodamente dalla pianura piemontese fino alle quote montane di 2000-2500 metri.
L'Icaro vola da aprile fino a settembre, con un picco di presenza durante i mesi più caldi. Essendo una specie polivoltina, produce due o tre generazioni consecutive nell'arco dell'anno, rendendo possibili frequenti avvistamenti fino all'arrivo dell'autunno.
Durante le belle giornate, i maschi sorvolano energicamente il territorio alla ricerca di cibo e compagne, mentre le femmine si avvicinano al terreno per deporre le uova sulle giovani foglie delle piante ospiti. Spesso si fermano con le ali leggermente aperte al sole, offrendo agli appassionati di natura l'opportunità di ammirarne da vicino la splendida livrea.
UNA VITA SEGRETA TRA FORMICHE E FIORI
Ciò che rende davvero straordinario l'Icaro è il suo ciclo vitale, ricco di strategie evolutive sorprendenti. Le uova vengono deposte singolarmente sui germogli delle piante nutrici, principalmente trifogli e altri legumi. Ma è dopo la schiusa che accade qualcosa di incredibile: i bruchi instaurano una collaborazione con le formiche.
Dopo la quarta muta, infatti, i bruchi vengono attratti o addirittura trasportati dalle formiche nei loro nidi sotterranei. Qui si stabilisce un vero e proprio "contratto" naturale: in cambio di protezione da predatori e parassiti, i bruchi dell'Icaro forniscono alle formiche gocce zuccherine (mielato) che secernono dal loro corpo.
L'inverno viene spesso trascorso proprio in questo rifugio sicuro, sotto la protezione delle formiche ospiti. La metamorfosi finale avviene in primavera, quando le nuove farfalle adulte emergono dai formicai per iniziare un nuovo ciclo.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..