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L'inchiesta

Oltre mille furti nei negozi di Torino: ecco come la polizia prova a fermare i ladri

Spaccate in aumento del 15%. E ora comincia il rischio dei "topi d'appartamento"

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Rubano nelle scuole, nei negozi, nei bar. Pochi spiccioli ma tanti danni, per una serie continua di furti e spaccate che sta colpendo tutti i quartieri di Torino: si parla di circa mille colpi nell’ultimo anno. Praticamente tre al giorno, con un aumento del 15% rispetto agli anni scorsi. Per questo le forze dell’ordine corrono ai ripari con più controlli e un nuovo accordo con le società di vigilanza.

Numeri da paura

Il punto di partenza sono le storie di vetrine a pezzi e di casse svuotate. Poi c’è il dato, che conferma la sensazione d’insicurezza che i commercianti raccontano da mesi. E che su queste pagine riportiamo quasi tutti i giorni: «C’è sicuramente una recrudescenza del fenomeno, con un aumento del 15% rispetto agli anni scorsi e un ritorno ai numeri pre pandemia - stima Alessandro Carini, dirigente della Squadra Volanti della Questura di Torino - Parliamo di una crescita da circa 800 episodi a oltre 1.000».

Chi sono gli autori di questi reati? «Li possiamo definire fantasmi, invisibili o “disperati”. Non sono grandi organizzazioni ma persone che vivono ai margini della città. Ormai tanti li conosciamo bene, ogni volante gira con le foto di una trentina di soggetti. Un giorno li arrestiamo e la notte dopo li denunciamo: è oggettivo che questi reati siano fastidiosi ma, a norma di legge, non prevedono sempre la custodia cautelare in carcere. Quindi queste persone entrano, escono e tornano a colpire in “batterie” da due o tre, sempre con il kit del bravo ladro per andare a rubare nei negozi o nelle scuole. E’ capitato che, dopo una notte in cella, siano andati subito a fare altri furti o rapine».

Le contromisure

La Questura, a partire dalla Squadra volanti, sta contrastando questa situazione: «Abbiamo già risposto con 50 arrestati e più di 100 indagati in pochi mesi. Ora stiamo aumentando il più possibile i servizi notturni, anche a costo di ridurre la presenza negli uffici: ogni sera ci sono 20-25 pattuglie in strada. E ci stiamo confrontando con gli istituti di vigilanza: esiste il vecchio protocollo “Mille occhi”, che ora vogliamo rinnovare in accordo con la Prefettura per renderlo operativo al massimo. Ci sono tanti addetti in giro, è importante che ci diano una mano».

Ogni sera ci sono 20-25 pattuglie in strada. E ci stiamo confrontando con gli istituti di vigilanza: esiste il vecchio protocollo “Mille occhi”


Poi Carini lancia un appello ai cittadini: «Devono chiamare subito il 112 e denunciare di più per aiutarci a intercettare questi ladri: possono anche utilizzare l’app YouPol, che si scarica sul cellulare e permette di inviare foto e video. E anche i commercianti dovrebbero rendere meno appetibile possibile l’ingresso nel negozio: non dico di mettere antifurti e telecamere, che sono costosi, ma suggerisco almeno di non lasciare centinaia di euro di fondo cassa».

Appello alle istituzioni

Carini sottolinea sempre questi piccoli accorgimenti negli incontri con i commercianti dei vari quartieri, che sta tenendo praticamente tutte le settimane. Ma si tratta di “tamponi”, il problema è più ampio e andrebbe combattuto su altri fronti: «Molti di questi soggetti abitano all’ex Westinghouse o nell’ex Gondrand, che abbiamo sgomberato mille volte ma è sempre piena. Torino è una grande città, con un passato industriale imponente. Di conseguenza, le aree abbandonate sono tantissime: andrebbero riqualificate e messe in sicurezza per bloccare sul nascere questi episodi».

Le aree abbandonate sono tantissime: andrebbero riqualificate e messe in sicurezza per bloccare sul nascere questi episodi

Alla base c’è anche un problema sociale: «Sono calati i reati complessi e sono aumentati i reati predatori più semplici, come le spaccate e i furti sulle auto per pochi spiccioli - fa notare il dirigente delle Volanti - E’ sintomo dei problemi sociali di questo periodo storico».

Estate, tempo di "topi"

Ritorna l’estate e con lei i “topi d’appartamento”, come se fossero un male di stagione. Perché i ladri approfittano dell’assenza dei padroni di casa per intrufolarsi negli alloggi, metterli a soqquadro e arraffare tutto quello che trovano: una piaga per chi è riuscito a conservare oggetti di valore, dai gioielli alle televisioni. Ma i malviventi sono anche capaci di rubare frigoriferi e condizionatori.

«I responsabili di questi reati non sono gli stessi che compiono le spaccate in bar e negozi - premette Alessandro Carini, dirigente della squadra Volanti della Questura (nella foto qui sopra) - Negli alloggi solitamente colpiscono bande attrezzate e organizzate per entrare nei condomini e magari arrampicarsi su finestre e balconi».
Lo stesso Carini sottolinea come i furti in appartamento siano calati del 15% nell’ultimo anno, di pari passo con la crescita delle spaccate: «Dal 2022 avevamo il problema dei “topi”, ora quello dei ladri nei negozi. Probabilmente il calo è anche merito dei controlli notturni, che abbiamo potenziato per ridurre le spaccate: è un lavoro di prevenzione che permette di fare filtro e spinge questi ladri ad andare altrove».

Gli alloggi temporaneamente disabitati, però, restano un’attrazione troppo forte per questi “professionisti”. Quindi l’estate è il periodo più proficuo per loro: per questo le forze dell’ordine consigliano una collaborazione fra vicini di casa, in modo che ci sia sempre qualcuno attento ai movimenti sospetti. E’ sconsigliato lasciare aperto il portone del condominio o aprirlo senza sapere chi abbia suonato: «L’ideale sarebbe installare porte blindate, con chiavi difficili da duplicare. Poi grate, vetri antisfondamento, telecamere e antifurti collegati al numero d’emergenza 112». E guai a far capire ai ladri che hanno via libera: «Meglio non rendere pubblica, attraverso i canali social, la partenza per le vacanze. Al contrario conviene lasciare una luce accesa per far credere che la casa sia abitata, installando anche dei timer. E chiedere a persone di fiducia di fare controlli periodici e ritirare la posta». Nonostante tutti questi accorgimenti, i ladri possono colpire lo stesso. Per questo bisogna essere preparati: «Fate foto degli oggetti di valore, conservare copie di documenti e atti importanti. E, se si trova la porta forzata, non bisogna entrare ma chiamare subito il 112, senza toccare nulla per evitare di inquinare eventuali tracce lasciate dai ladri».

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