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LA POLITICA

Mentre Cirio conquista punti, Lo Russo frana sotto cantieri e rincari

Il sindaco di Torino perde terreno in graduatoria. «Nessun cambio di rotta, trasformare la città crea malumore»

Stefano Lo Russo e Alberto Cirio

Stefano Lo Russo e Alberto Cirio

Gli inseparabili divisi in classifica. Immaginiamo che abbiano avuto reazioni molto diverse il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, di fronte alla classifica di Noto Sondaggi, apparsa sulle pagine del Sole 24 Ore. Per trovare il nome del primo cittadino bisogna scorrere a lungo l’elenco, fino al 47esimo posto per l’esattezza. Cirio - dal canto suo - rimane saldo nella top ten e, anzi, guadagna “punti simpatia” rispetto allo scorso anno.

 


Il gradimento personale del governatore del Piemonte è salito di ben nove punti percentuali, assestandosi al 56,5%. Un buon segno per il presidente uscente in vista delle regionali del 2024. «Essere tra i governatori più apprezzati d’Italia e tra i primi tre che hanno aumentato il gradimento dal momento dell’elezione, mi riempie di soddisfazione e di orgoglio» commenta Cirio tramite i suoi social. E immediatamente il post si popola di like e commenti. Ben diversa è la reazione del sindaco Lo Russo, che deve fare i conti con un malcontento evidentemente in crescita in città.

 

In un primo momento, ha commentato con un certo distacco l’analisi fornita da Governance Poll2023. «Ho sempre trattato queste indagini per cosa sono: delle statistiche. Le considero degli utili strumenti per cercare di fare sempre meglio, sia quando sono positive che quando sono negative». Poi però - quando gli viene chiesto di fare autocritica - è un fiume in piena. «Penso di aver fatto tutto quello che era ragionevolmente possibile fare, nelle condizioni date. I risultati si vedranno nei prossimi anni e credo che avere la maggioranza della fiducia dei cittadini torinesi sia un ulteriore stimolo per fare meglio». Il riferimento è al 53,5% dell’apprezzamento riportato dal sondaggio. Che pure appare in calo di 5,7 punti rispetto allo scorso anno.

 

Nonostante i numeri, non si prefigura nessun cambio di rotta all’orizzonte da parte del Comune. «Non credo sia necessario - spiega il primo cittadino, a margine della conferenza stampa di presentazione sull’andamento dei fondi Pnrr in Città metropolitana -. Dobbiamo lavorare sui punti su cui, in questo anno e mezzo, non siamo stati in grado di arrivare. Penso alle manutenzioni stradali ad esempio. Siamo sulla tabella di marcia, ma il livello degli standard che dobbiamo raggiungere è ancora da ottenere, quindi serve lavorare con maggiore intensità».


Cantieri, rincari e una generale percezione di insicurezza non aiutano poi un sindaco ad acquisire popolarità. Lo sa bene Lo Russo, che ora non può che guardare con preoccupazione all’avvio di nuovi lavori lungo le strade «Siamo consapevoli che trasformare la città sia un nostro obbligo. Ma sappiamo anche che causerà dei malumori e sicuramente ci saranno dei disagi per tutti i cantieri che verranno aperti. Cercheremo di minimizzarli, ma non possiamo fare diversamente» spiega e conclude: «Questa è una città che attendeva alcune manutenzioni da oltre 30 anni. Siamo consapevoli che è difficile e che questo causerà un calo di popolarità nell’immediato, ma siamo anche convinti che se siamo riusciti a mettere in campo tutto quello che abbiamo messo in cantiere la città ne sarà contenta».

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