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I piani di Stellantis
01 Marzo 2024 - 07:00
Perché la Panda, oltre quarant'anni fa, aveva stupito tutti e nel corso degli anni ha venduto oltre otto milioni di vetture? Perché forse era spartana, di certo economica. Così come la Fiat Uno era "risparmiosa" - tra i vari aggettivi -, come recitava la pubblicità dell'epoca. E oggi dobbiamo dire "frugale". Ma ben fatta. Questa, infatti, la ricetta per Mirafiori.
Sono le parole stesse di Olivier Francois, il ceo di Fiat, mentre presentava la Pandina, a Pomigliano d'arco. La piccola che diventa solo ibrida ma continua a esistere, come serie speciale, nonostante l'arrivo della sua erede elettrica, che sarà prodotta in Serbia, e da cui deriverà tutta una famiglia di mezzi tecnologicamente sorprendenti. "Perché non c'è un prodotto come questo e non ci sono concorrenti se non asiatici".
Francois vuole che le fabbriche italiane, come Pomigliano e come Mirafiori - quelle che Carlos Tavares in assenza di incentivi diceva essere le più a rischio di tagli - siano "anche una difesa dell'Europa nel campo delle macchine frugali, ben fatte, ma piccole". Come la Panda, come la 500 elettrica.
Se con la Panda la produzione salirà del 20% "a Mirafiori i numeri saranno ancora più importanti". Ma con quale modello? Gli incentivi da soli basteranno? La 500e ha tante caratteristiche ma non certo la frugalità, con il suo prezzo oltre 35mila euro. Renault con la nuova R5 ha dato l'esempio: 25mila euro. Le cinesi del partner Leapmotor costano meno, certo, e c'è forse anche la possibilità di farne 150mila all'anno lì a Mirafiori, ma davvero sono la soluzione?
Tutto passa sempre dal gioco delle piattaforme STLA di Stellantis, per esempio la "small" che a Mirafiori non c'è ancora. O un derivato da quella di Leapmotor. Si guarda alla nuova famiglia di Panda e MegaPanda, i concept che da luglio Fiat rivelerà. E se il piano non ancora rivelato per Mirafiori fosse finalmente l'arrivo del nuovo modello di massa?
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