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Automotive
21 Marzo 2024 - 13:50
L'auto vola, almeno in Europa. E anche quelle "alla spina", che ormai sono diventate praticamente la metà delle nuove vetture circolanti. E Stellantis, almeno su questo fronte, vola ancor di più. Attenzione però, perché i dati da soli non spiegano tutto. E la realtà del mercato è molto più complessa e va analizzata meglio. Guardiamo con attenzione al dettaglio.
L'Acea, l'associazione dei costruttori europei, ha diffuso questa mattina i dati relativi ai Paesi dell’Unione europea allargata all’Efta e al Regno Unito1: a febbraio 2024 le immatricolazioni di auto ammontano a 995.059 unità, il 10,2% in più rispetto a febbraio 2023. Nei primi due mesi del 2024, i volumi immatricolati raggiungono 2.012.136 unità, con una variazione positiva del 10,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Spiega Roberto Vavassori, presidente di Anfia: Tutti e cinque i major market (incluso Uk) registrano un incremento: +14% il Regno Unito, seguito da Francia (+13%), Italia (+12,8%) e Spagna (+9,9%), mentre la Germania registra una crescita più contenuta (+5,4%). A febbraio, la quota di penetrazione delle vetture elettriche pure (Bev), pari al 13,2%, torna a superare la quota delle vetture diesel (12%) dopo il pareggio registrato nel mese di gennaio. In Italia, invece, l’immatricolato diesel pesa per il 14,6% delle vendite nel mese, contro il solo 3,4% delle Bev (al 2,1% a gennaio 2024)".
In pratica, la situazione italiana è molto chiara, in attesa dell'arrivo degli incentivi promessi dal governo: le auto elettriche sono troppo care e non decollano, facendo segnare una clamorosa rivincita del diesel. Nell’area Ue+Efta+Uk, invece, le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa incrementano del 17,9%; si mantengono in crescita sia le auto Bev (+10,3%, con il 13,2% di quota), che le ibride tradizionali (+24,2%, con una quota del 28,9%). Nel complesso, sono state immatricolate 491mila vetture ibride di tutti i tipi ed elettriche, che rappresentano, insieme, il 49,3% del mercato.
In tutto questo, Stellantis nella medesima area di mercato fa segnare 185.897 auto immatricolate, con una variazione positiva dell'11,2% rispetto allo stesso mese del 2023. Nei primi due mesi di quest'anno sono state 369.106, con una variazione del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. A febbraio la quota Stellantis tra le case automobilistiche è stata pari al 18,7%, in crescita dello 0,2% rispetto al febbraio 2023, nel bimestre la quota Stellantis è del 18,3%, con un incremento dello 0,5% rispetto ai primi due mesi 2023.
Tutto bene quindi? Non proprio. Perché come fa notare l'Anfia, sempre citando i dati di Acea, "rallenta la vendita di auto elettriche a febbraio nell'Unione Europea, mentre continua il rimbalzo di nuove immatricolazioni". Ossia le immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate in volume a febbraio 2024 come l'intero mercato, a fronte di un mese di febbraio 2023 ancora frenato dalle carenze di parti elettroniche. Ma dopo due anni di forte crescita, l’elettrico ha visto la propria quota di mercato stagnare al 12% a febbraio, rispetto al 14,6% dell’intero 2023.
Ciò è in particolare l’effetto di un forte calo delle vendite in Germania (-15,4%), il principale mercato europeo, dove gli aiuti agli acquisti sono stati improvvisamente rimossi alla fine del 2023. L'elettrico rimane debole in altri grandi mercati come Spagna o Italia, ma ha continuato a progredire in Francia (grazie al sistema di leasing sociale), in Belgio e nei Paesi Bassi.
Nel dettaglio, viene spiegato, le auto elettriche hanno una quota del 3,4% e aumentano del 3,1% nel mese. Calano, al contrario, le ibride plug-in, -16,6%, con il 3,2% del mercato del mese. Nel cumulato, le alimentazioni risultano entrambe in calo, rispettivamente -2,7% (quota: 2,8%) e -25,2% (quota: 3%).
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