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Economia & Finanza

Quanto guadagna un banchiere? Ecco i più pagati

Da Unicredit a Intesa Sanpaolo a Santander, ma c'è una sola donna nella classifica Top

Quanto guadagna un banchiere? Ecco i più pagati

Tempo di bilanci per le banche e anche di rivoluzioni. Intesa Sanpaolo ha da poco cambiato il suo Top Management, dopo aver chiuso un anno da record in termini di utili. Unicredit, anche questa ben al di sopra delle previsioni, ha modificato la politica di remunerazione di CEO e manager, lanciando anche un piano di azionariato diffuso per gli 80mila dipendenti. Ma in questa raffica di utili e dividendi, quanto guadagna realmente un banchiere? Vediamo alcuni esempi.

Partiamo proprio da Unicredit, e da Andrea Orcel, che può essere definito a tutti gli effetti un banchiere - non solo amministratore delegato - avendo creato lui il gruppo. La parte fissa del suo stipendio è di "soli" 350mila euro, mentre quella variabile di 750mila, ma dividendi, pacchetti di azioni e performance award portano il tutto a 9,75 milioni di euro.

Cifra notevole, ma che in Europa viene superata per esempio da Sergio Ermotti, alla guida di UBS da nove mesi: 2,1 milioni di stipendio fisso cui aggiungere i performance award che portano il tutto a 14,4 milioni di euro.

Poco sotto di lui, unica donna in questa classifica di Top Management, è Ana Botin, ceo di Santander, con 11,7 milioni di euro. Coimbatore Sundararajan Venkatakrishnan di Barclays arriva a 11 milioni. Tutti, però, sono ben lontani dal top a livello globale, che è rappresentato dal CEO di Goldman Sachs, il banchiere e musicista David Solomon, con 31 milioni.

In Italia, dopo Orcel, si posiziona Carlo Messina, al suo secondo mandato come CEO di Intesa Sanpaolo, fautore di quella rivoluzione del management che punta in maniera decisa su giovani leve e donne, "per affrontare le prossime sfide": 2,6 milioni di euro di parte fissa - invariata dal 2016 - e 1,4 milioni di premi annuali, più altri 1,6 milioni in azioni, per un totale di 5,7 milioni di euro.

Seguono Giuseppe Castagna di BPM, con poco meno di 3 milioni, PierLuigi Montani di BPER con 1,7 e Massimo Doris di Banca Mediolanum con poco più di un milione.

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