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La crisi dell'auto
19 Aprile 2024 - 10:40
Manca solo l'ufficialità, ma tra sindacati e lavoratori ormai la paura è diventata una certezza: Mirafiori si fermerà, forse addirittura per un anno. Perché non è ancora cominciato il nuovo periodo di cassa integrazione, con di fatto il blocco dell'intero stabilimento, che lunedì Stellantis offrirà (annuncerà) ai dipendenti un "contratto difensivo", ossia taglio delle ore lavorate e dello stipendio per 1.200 dipendenti sulla linea della Fiat 500e. E a Mirafiori è cominciata la grande fuga.
I dettagli sul contratto di solidarietà non ci sono ancora, ma potrebbe far fede quello già applicato per gli oltre 900 addetti alla linea Maserati: ossia un taglio massimo del 20% fino al termine dell'anno. Quello per i 1.200 lavoratori della Fiat 500e durerà fino al 6 di agosto, che è il giorno di chiusura dello stabilimento di Mirafiori per le ferie estive. E dopo?
Dopo c'è quanto annunciato dal ceo Carlos Tavares, nei giorni scorsi a Mirafiori: un investimento di 100 milioni di euro per rifare la 500e - che continua a non vendere, anche al di là che senza gli incentivi governativi il mercato è in asfissia - con una nuova piattaforma e una batteria "homemade", per renderla dunque più economica in produzione ma soprattutto sul mercato. Questo - e a chi capisce di produzione non è sfuggito, nel giorno dell'annuncio - significa rifare parte della linea produttiva, con tagli dei turni e degli addetti. Per quanto tempo? Tavares ha parlato di un intervallo fra i 18 e i 24 mesi.
In questa situazione, dunque, come non capire chi decide di mettersi in salvo? Sono già 260 - sulle 300 prime offerte - gli operai delle Carrozzerie che hanno accettato il piano di incentivi alle dimissioni offerto da Stellantis, un piano che soltanto a Torino riguarda qualcosa come 1.520 operai e impiegati. Ed è solo l'inizio, giurano dalle parti di Mirafiori.
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