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Il caso

Futuro incerto per il Cacao. La riapertura slitta al 2026

Una nuova destinazione d'uso per i locali dell'ex discoteca

Ex discoteca Cacao

L'ex discoteca Cacao

Le serate estive passate a sorseggiare cocktail e ballare in compagnia sulla pista da ballo del Cacao sono ormai un lontano amarcord. E rimarranno un ricordo del passato. Le luci dell’ex discoteca del Valentino non si riaccenderanno, il locale di San Salvario non ospiterà più la movida torinese e non riaprirà prima del 2026. Sulla struttura di viale Carlo Ceppi 6 gravano pesanti abusi edilizi.

A chiarirlo, rispondendo ad una mozione del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, la vicesindaca Michela Favaro. «Mettere a bando il locale nello stato attuale vuol dire addossare all'operatore una serie di autorizzazioni e pratica edilizie – ha spiegato la vicesindaca –, che sono un salto nel buio». Per questo, definire una destinazione d’uso per l’area è il primo passo da fare per poi aprire la gara d’affidamento. «Non è più un locale – ha sottolineato Favaro –. In questo quadro anche mettere a bando è complesso perché gli interventi da fare sono tanti. Quello che stiamo valutando con gli uffici ed ente parco del Valentino è quale potrebbe essere l'utilizzo funzionale di quello spazio».

Spazio che ha molte strutture che « non possono essere mantenute perché abusive – ha aggiunto la vicesindaca –, dai muretti di contenimento alla zona portici». Criticità che si affiancano alla riqualificazione del Padiglione V di Torino Esposizioni, che sarà riconvertito a parcheggio. Un’area su cui, però, si affacciano le uscite di sicurezza dell’ex Cacao.

I lavori per la realizzazione del parcheggio termineranno nel 2025, data che permetterà al Comune di iniziare un ragionamento sul futuro della vecchia discoteca. «Ci sono parecchi problemi strutturali che se si vuole si possono superare» ha commentato il vicecapogruppo Firrao, ricordando che un vecchio progetto prevedeva  di mettere i servizi igienici al fondo del Padiglione V. «Bisogna capire – ha concluso il consigliere – se la volontà politica è di fare un locale notturno o una bocciofila». «Se va bene si parla di una riapertura per l'estate 2026».

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