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L'asta
13 Giugno 2024 - 20:08
Il pianoforte bianco di Gustavo Rol
Basta un battito di tamburo seguito dall'arpeggio struggente di un pianoforte per catapultare la mente nei meandri oscuri e affascinanti della famiglia Corleone: simbolo di potere, tragedia e destino, la musica de "Il Padrino" è diventata un'icona culturale, tanto riconoscibile quanto il film stesso.
Ed è proprio sui tasti di quel pianoforte bianco che Nino Rota creò il leggendario tema musicale che ha segnato la storia del cinema. Pianoforte, appartenuto al sensitivo Gustavo Rol, che è stato venduto ad un collezionista torinese: l'asta, tenutasi nello Spazio Bolaffi di Torino, ha aggiudicato lo strumento per 17.500 euro, diritti inclusi.
Gustavo Adolfo Rol, nato a Torino il 20 giugno 1903 e morto nella stessa città il 22 settembre 1994, è stato un personaggio enigmatico e controverso: sensitivo italiano, non permise mai che le sue presunte capacità fossero sottoposte a verifiche scientifiche, sostenendo che i suoi "prodigi" non fossero fenomeni ripetibili o eseguibili a comando. Le sue dimostrazioni, avvenute in presenza di ospiti da lui selezionati, vennero interpretate dai suoi estimatori come autentici fenomeni paranormali. Tuttavia, figure come il giornalista scientifico Piero Angela le ritenevano illusioni prodotte con tecniche di prestidigitazione e mentalismo.
A partire dagli anni Trenta, la fama di Rol si diffuse nei circoli dell'aristocrazia, della cultura e della politica. Gli si attribuiscono incontri con esponenti dello spettacolo e dell'arte, anche se scarsamente documentati. Tra i nomi più illustri con cui avrebbe avuto contatti figurano Mussolini, De Gaulle ed Einstein, anche se di questi incontri non esiste traccia documentale. Sono invece accertate le amicizie decennali con Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Marcello Mastroianni, Cesare Romiti e la frequentazione della famiglia Agnelli.
L'asta presso lo Spazio Bolaffi di Torino ha, dunque, riportato alla luce non solo un oggetto di grande valore artistico, ma anche un pezzo di storia legato a figure iconiche del Novecento, custodito per tanti anni nell'appartamento di via Silvio Pellico 31, dove Rol visse per ben 64 anni.
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