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La giornata economica

Stellantis, sposta la scadenza della linea di credito da 12 miliardi. Ecco cosa significa

Con quei soldi il Gruppo di John Elkann si era liberato dagli impegni con lo Stato per il maxiprestito del 2021. La reazione della Borsa e l'allarme per i conti

Stellantis, sposta la scadenza della linea di credito da 12 miliardi. Ecco cosa significa

Stellantis ridiscute la scadenza del suo maxiprestito da 12 miliardi e la sposta di un anno. E' la comunicazione arrivata alla  fine della giornata economica di mercoledì 17 luglio 2024, accompagnata da una nota del gruppo italo-francese guidato da John Elkann. Ma cosa significa? Che in pratica, Stellantis prende tempo per non intaccare la propria liquidità nel lungo periodo? Una mossa che arriva a breve distanza dalla presentazione dei conti del semestre. Vediamo nel dettaglio.

Tecnicamente il prestito in questione viene definito Rcf, ossia linea di credito revolving sindacata. Quella in questione è di 12 miliardi di euro, e comprende un gruppo di 29 banche di tutta Europa, America e Asia. La RCF, originariamente sottoscritta nel luglio 2021, è strutturata in due tranche: 6 miliardi di euro, con una durata di 3 anni (luglio 2027), e 6 miliardi di euro, con una durata di 5 anni (luglio 2029).

Ciascuna tranche beneficia di due ulteriori opzioni di estensione di un anno ciascuna esercitabili al compimento del primo e del secondo anno dalla data della stipula dell'emendamento. Ed è proprio questa l'opzione che Stellantis ha voluto compiere. 
La RCF, come modificata con condizioni migliorate, "garantisce la flessibilità finanziaria e rimane a disposizione per le generali esigenze dell'azienda - si legge in una nota - Questa operazione conferma il forte sostegno prestato a Stellantis da parte delle banche di relazione internazionali".

Questa linea di credito è quella che ha consentito al tempo a Stellantis di estinguere un'altra linea di credito, sottoscritta da Fca (prima della fusione dunque) per 5,7 miliardi di euro, con una serie di banche guidate da Intesa Sanpaolo. Quella erogazione era per la garanzia statale prestata da Sace, in base al decreto del presidente del Consiglio sugli aiuti alle imprese nell'emergenza Covid.

Ottenendo la garanzia statale, Fca - allora guidata dal solo John Elkann dopo la morte di Sergio Marchionne - si impegnava a una serie di investimenti sugli stabilimenti italiani. Un impegno con lo Stato da cui, con la restituzione anticipata, di fatto si è svincolato il gruppo neonato dalla fusione con Psa-Peugeot (lasciando mano libera al ceo Carlos Tavares).

La mossa odierna arriva a una settimana di distanza dalla presentazione pubblica e agli analisti dei risultati del primo semestre 2024, che si prevedono in ribasso (anche se la chiusura dovrebbe essere su ricavi per 80 miliardi). La presentazione avverrà il 25 luglio, alle 8 del mattino.

Nella giornata di mercoledì, in compenso, il titolo Stellantis ha guadagnato in Borsa: dopo una apertura a 18,44 euro per azione, e una rapida discesa a 18,28, nel corso della giornata è risalito fino a 18,66 guadagnando lo 0,91%. Questa mattina, 18 luglio, il titolo ha aperto al ribasso, ma nel corso della mattinata ha cominciato a risalire portandosi a quota 19,20. Un segnale positivo secondo gli analisti, per i quali la redditività è destinata a crescere.

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