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Stellantis, l'attacco di Giugiaro: "La Fiat? Ora comandano i francesi". E sulla Panda...

Il re dei designer italiani fra il ricordo di come nacque l'utilitaria mito, la crisi italiana, i cinesi e l'auto elettrica

Stellantis, l'attacco di Giugiaro: "La Fiat? Ora comandano i francesi". E sulla Panda...

La Grande Panda? Dello spirito è rimasto solo il nome. E la Fiat? "Non c'è più, adesso comandano i francesi". La tocca piano, per così dire, Giorgetto Giugiaro, 86 anni e lo stesso spirito di sempre, il maestro del design che ha dato linee e vita a miti dell'automobilismo. La Fiat Panda, la prima Golf, ma anche la DeLorean, è impossibile elencare tutto. E oggi come vede il mondo dell'automotive? E quella che era Fiat? Vediamo le sue risposte.

Il re dei designer italiani ha parlato nei giorni scorsi alla webtv de La Verità, a cominciare dalla Fiat Grande Panda, l'elettrica low cost (prodotta in Serbia) che Stellantis ha presentato al Lingotto proprio in occasione dei 125 anni della Fiat. Una presentazione preceduta dalla sfilata dell'antenata, la gloriosa Panda. "E' rimasto il nome - ha detto Giugiaro -. Ma la logica della mia Panda, che è l'auto più importante che ho fatto, non c'è più".

Giugiaro ricorda che "De Benedetti (all'epoca ad, per poco, di Fiat) mi diede poche informazioni: abbiamo bisogno di una vettura semplice, con il motore che arriva dalla Polonia. E' più facile disegnare una Ferrari: lì hai tutto".

Erano i tempi, dice, in cui i tedeschi ammiravano la Fiat. Quando lui doveva fare una rivale per la Fiat 128, nel 1970, "mi dissero: non riusciremo mai a fare un prodotto come la Fiat". Nacque la Volkswagen Golf.

E oggi? "Ora abbiamo venduto tutto alla Peugeot, sono loro che decidono" ha risposto, riferendosi alla fusione che ha portato alla nascita di Stellantis. "Siamo un Paese che è passato da due milioni di auto prodotte a 400mila. E anche la creatività è passata d'altri. L'auto è cambiata, e anche le regole". Lui, anni fa e prima della fusione Fca-Psa, d'altra parte ha ceduto Italdesign ai tedeschi di Volkswagen.

E sono arrivati i cinesi, che stanno invadendo il mercato: "Noi italiani siamo morti. Possiamo dedicarci alla bellezza, al turismo, al cibo ma non competere con loro. Sui prodotti di grande produzione che sottostanno a logiche di bassi costi, siamo finiti". Lui oggi, anche nella sua Garessio, guida una Hyundai Ioniq 5, una elettrica: "L'elettrico dà qualcosa di più, è un passo avanti enorme. Facilità di guida, silenzio, accelerazione hanno fatto un balzo in avanti incredibile". 

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