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La crisi dell'auto
23 Luglio 2024 - 13:10
A due giorni dalla presentazioni dei conti semestrali di Stellantis, Carlos Tavares torna a parlare. E mette l'Italia, con Mirafiori, al centro del discorso. E la novità non è di poco conto: lo storico stabilimento tornerà ad assumere.
Carlos Tavares, ceo di Stellantis, ha scelto di nuovo Il Sole-24Ore per mandare un messaggio, per così dire. Ma non una intervista, bensì un vero e proprio editoriale. Nel quale, parlando di Stellantis, dice: "Abbiamo davanti a noi una sfida delicata, e siamo impegnati ad attraversare questo momento storico di grande trasformazione con responsabilità, confrontandoci con la realtà dei fatti. In Italia, queste considerazioni sono sempre state al centro del dialogo tra noi, le istituzioni e gli stakeholder coinvolti. Riteniamo che questo confronto abbia rafforzato la comprensione reciproca e la capacità di lavorare insieme in modo efficiente, condividendo scelte difficili e soluzioni positive".
L'Italia al centro, dunque. E nello specifico Mirafiori: "In tre anni, Stellantis ha versato 360 milioni di euro in premi ai dipendenti italiani (ma i milioni spesi per le uscite incentivate sono stati di sicuro di più, ndr) e, con l'obiettivo di preparare il futuro, sta pianificando nuove assunzioni sia a Mirafiori sia ad Atessa, di cui informerà a breve i sindacati". Eccolo quindi l'annuncio. Anche se mancano le tempistiche. Perché al momento Mirafiori è chiusa: due settimane di ferie aggiuntive, causa la mancanza di ordini per la Fiat 500e.
Per dimostrare che il Gruppo non sta distaccandosi dall'Italia, Tavares cerca di convincere il governo e gli analisti parlando del "nostro impegno per l'Italia con passione, responsabilità e professionalità". E sugli investimenti ricorda "l'estensione della produzione della Fiat Panda a Pomigliano fino al 2029, la produzione della 500 ibrida a Mirafiori e i 100 milioni di euro investiti per migliorare l'accessibilità della Fiat 500e con una batteria di nuova generazione sono ulteriori segnali. E ancora: l'Italia è l'unico Paese al mondo in cui Stellantis ha entrambe le piattaforme Stla Medium (Melfi) e Stla-Large (Cassino) per la produzione di veicoli multienergy di vari segmenti.
Novità poche, a livello produttivo, dunque. Una conferma di stabilità. Bisogna vedere cosa succederà a Mirafiori e dove andranno quelle assunzioni e in quale quantità. Di sicuro al momento non ha convinto i sindacati. «La notizia, se fosse vera, sarebbe certamente una buona notizia. La realtà è invece purtroppo diversa» spiega Samuele Lodi, coordinatore nazionale del settore Mobilità per la Fiom-Cgil. «Fim, Fiom e Uilm hanno richiesto ormai da tempo una convocazione di Tavares da parte della Presidente del Consiglio - continua -, per affrontare i temi che purtroppo non hanno ancora trovato alcuna risposta positiva. Garanzie per tutti gli stabilimenti, nuovi modelli, volumi produttivi, garanzie e rilancio occupazionali, della ricerca e dello sviluppo, sono tematiche fondamentali sulle quali l'azienda non ha dato ancora certezze ed è quindi evidente come non si siano determinate le condizioni per definire nessun tipo di accordo. Il confronto sul futuro dell'automotive in Italia non lo si può fare attraverso dichiarazioni alla stampa».
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