l'editoriale
Cerca
Dopo l'incontro al Mimit
10 Agosto 2024 - 07:10
Quattro. E' il numero dei modelli Stellantis per gli stabilimenti italiani, o almeno quelli che sono stati ribaditi l'altro giorno a Roma, al Tavolo per l'Automotive del Mimit. Un momento che avrebbe dovuto essere di assoluto confronto, essendo l'ultimo atto, ma che alla fine ha visto parlare praticamente solo il ministro, impegnato nel declinare il nuovo piano di incentivi. E a ribadire, "noi abbiamo fatto la nostra parte, voi no". La domanda è: questo piano, ribadito ora che quasi tutte le fabbriche sono ferme per la pausa estiva, che effetti avrà a settembre? "Abbiamo una mission per ogni stabilimento" dicono da Stellantis. E allora, vediamole insieme.
Usiamo lo schema che a Roma ha tracciato Giuseppe Manca, responsabile delle Risorse Umane, curiosamente inviato al posto del "ministro di Tavares" Davide Mele, quello che normalmente parla di piani industriali. "Abbiamo ribadito il piano per l’Italia già condiviso con i sindacati, che assegna una missione a ogni stabilimento italiano fino alla fine del decennio". Ed eccole le varie missioni: per Mirafiori, in attesa dello sviluppo con investimento da 100 milioni di euro della nuova Fiat 500e (più moderna e competitiva), c'è la versione ibrida della stessa Fiat 500, la cui produzione dovrebbe iniziare a fine 2025.
A Melfi arriverà la motorizzazione ibrida della Jeep Compass, la Fiat Panda (o Pandina) è stata tenuta in vita a Pomigliano fino al 2029 e sono assegnate all'Italia "due delle quattro piattaforme multi-energy, native elettriche, STL Medium e STL Large", ancora da capire in quali stabilimenti, però, e per quali modelli. Sulla carta c'è ancora la carta Maserati, di cui Tavares - spinto da John Elkann - ha annunciato le eredi di Quattroporte e Levante e anche la versione con motore termico della GranTurismo (al momento assegnata a Mirafiori). Dunque, quattro vetture certe e tre ipotetiche. Su una trentina di nuovi modelli fra 2024 e 2025 (versioni ibride comprese) che il Gruppo ha annunciato. Il tutto al netto che Atessa continua con i suoi veicoli commerciali e industriali e che stanno continuando le produzioni - sempre più faticose - di Alfa Romeo Stelvio e Giulia.
In pratica, nessuna novità. Tutte cose già note, che pure i giornali del presidente John Elkann hanno generosamente lanciato come fossero rivelazioni determinanti, impegni scolpiti nella roccia. Stellantis parla di "piano condiviso con i sindacati", ma sono proprio loro a esprimere forti dubbi in materia (per non dire, come ci ha confidato un sindacalista a taccuini chiusi: "ma quale piano? Siamo sempre alla 500, elettrica o ibrida"). Anzi, per Fernando Uliano della Fim Cisl i prossimi mesi porteranno solo la scadenza degli ammortizzatori sociali (principalmente cassa integrazione, ma a Mirafiori e Cassino c'è per esempio il contratto di solidarietà) e se non verranno rinnovati e rifinanziati "ci saranno licenziamenti di massa". Il sindacalista traccia anche una cifra di 12mila lavoratori a rischio, fra stabilimenti Stellantis e indotto.
UNA MASERATI IBRIDA PER MIRAFIORI? ECCO COSA NE PENSANO I SINDACATI
Al governo, però, su questo ancora non hanno mostrato segni di allarme. Urso sosteneva, ancora ieri, che "il confronto con Stellantis è serrato affinché mantenga gli impegni". Ossia quell'aumento della produzione che non c'è stato, per motivi di mercato di scelte strategiche del Gruppo? La realtà è che bisogna aspettare: la declinazione effettiva dei nuovi incentivi, la conferma o meno delle politiche europee, persino l'impatto dei produttori cinesi che Urso sostiene essere in trattative avanzate. E l'onnipotente mercato, da cui molto dipenderà. E' chiaro che il piano, qualunque esso sia, vada ripensato, adeguato, ridisegnato.
Sempre Manca, per Mirafiori, ha ricordato il nuovo plant per le trasmissioni elettrificate, l'hub Sustainera di economia circolare, il Battery Technology Center e l'avvio del Green Campus imminente (non è un caso che da qualche settimana, on line, siano comparsi annunci di offerte lavoro di Stellantis, dagli ingegneri ai gestori del rischio aziendale... Tutto tranne che operai). Mirafiori sempre più vicina al cambio di pelle, nei quasi due anni che serviranno per allestire le nuove linee e arrivare alla produzione della Fiat 500 ibrida. E, a settembre, pare inizieranno i lavori alla facciata storica su corso Traiano. Un altro segnale che il piano c'è, ma non è (ancora) quello che hanno detto?
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..