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Auto & Personaggi
13 Agosto 2024 - 07:10
Era in grado di rimorchiare un carro armato, poteva servire all'esercito o gareggiare nella Parigi-Dakar. L'hanno avuta star del cinema e principi miliardari. E ora un esemplare unico, costruito a Torino, finisce all'asta dopo essere passato per le mani di una tranquilla signora che lo usava per portare i figli a scuola, ignara forse di cotanta fama.
Parliamo di una Lamborghini, per quanto diversa da quelle che immaginiamo di solito e in tanti non ricordano il periodo degli anni '80 in cui la Casa della Miura produceva veicoli fuoristrada come il Cheetah o appunto la LM002. Prodotta in poco più di 300 esemplari tra il 1986 e il 1993, montava un motore 12 cilindri a V di oltre 5mila centimetri cubici per 450 cavalli di potenza. Faceva i 5 con un litro e, quando si pensò di farla partecipare ai rally, venne ritirata per l'impossibilità di finire qualsiasi gara a causa dei consumi...
La rivista Time la inserì tra le peggiori auto di sempre "a causa della sua pessima clientela" e viene da chiedersi se alludesse a Sylvester Stallone (la LM002 era nota come Lambo Rambo). Ma tra i suoi proprietari c'è stato anche il Sultano del Brunei, che se ne fece realizzare un esemplare unico, qui a Torino.
Si tratta dell'unico esemplare in allestimento "wagon", certificato anche dal registro storico Lamborghini. Il Sultano del Brunei - forte di una collezione di 7mila veicoli - se la fece realizzare letteralmente su misura e a crearla fu una leggenda del settore, Salvatore Diomante, ingegnere, designer e restauratore arrivato dalla Sicilia a Nichelino, creatore di esemplari unici di automobili di tutti i tipi.
Arricchita di una impressionante serie di accessori che certo non avevano i modelli destinati ai soldati americani - l'elenco attuale comprende aria condizionata, alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata, impianto stereo, sedili in pelle, cruscotto personalizzato e pannelli in legno, lettore Dvd e televisione -, la LM002 percorse qualcosa più di 2mila chilometri, prima di essere ceduta dal Sultano a Bernd Pischetsrieder, ex ceo di BMW e Volkswagen. Dalla Germania, la Lamborghini è arrivata in Svezia, a casa di una tranquilla signora e madre di famiglia. La quale, oggi che è nonna, ha deciso di cederla alla società che la sta mettendo all'asta. E anche l'asta è qualcosa di speciale.
A guidarla, difatti, è Supercar Blondie, al secolo l'australiana Alexandra Mary Hirschi, la più nota influencer al mondo nel settore delle automobili, tramite la sua società SBX Cars. La base d'asta è di 150mila dollari e viene considerata molto buona (anche considerando che la vettura ha poco più di 10mila chilometri e ci si premura dalla società di far sapere che le hanno cambiato olio e batteria e sistemato la frizione).
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