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Economia & Personaggi
21 Ottobre 2024 - 10:00
Dopo Rheinemetall, Leonardo cerca nuove alleanze: non più di terra - la joint venture con i tedeschi è per i carri armati - ma per la conquista dello spazio. Crescere di più, come d'altra parte vaticinano anche gli analisti della Borsa (dove peraltro, l'azienda di proprietà del Ministero della Difesa, continua a crescere: +240 dall'inizio della guerra in Ucraina, annota MF), diventare un colosso a livello globale. Questa la strategia rivelata dal ceo di Leonardo, Roberto Cingolani.
Fresco di piazzamento nella classifica Top 100 Manager d'Italia della rivista Forbes, e di un portafoglio ordini di 43 miliardi di euro, Roberto Cingolani spiega che "Unire le forze è l’unico modo per sostenere la sfida con i colossi nati dall’idea e dai mezzi di uomini-Stato come Elon Musk, Jeff Bezos e Bill Gates che, individualmente hanno ricchezze superiori al Pil della Grecia" riporta l-agenzia Gea. "Nello spazio, così come nella difesa, piccolo non è bello e neanche una taglia media come la nostra è sufficiente: le aziende europee devono allearsi, sacrificando la loro sovranità sul ridotto mercato domestico per poter competere insieme sull’immenso mercato globale. Leonardo sta agendo da sherpa in questo ambito e con Rheinmetall abbiamo raggiunto una prima storica vetta", sottolinea.
E se l'obiettivo della joint venture con Rheinemetall è lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System (AICS) nell'ambito del programma per i sistemi terrestri dell'Esercito Italiano, allo scopo di creare un "sistema di difesa europeo", per le nuove alleanze l'obiettivo è arrivare nello spazio (nel senso di risultati per il business, dunque il primo obiettivo riguarda i satelliti, scientifici o per uno "scudo spaziale") prima di Musk: "All’interno di Leonardo è appena nata la divisone Spazio, premessa per intensificare il dialogo con i nostri partner della Space Alliance. Con Thales abbiamo una lunga storia di collaborazioni che guardano a tecnologia e programmi. I team tecnici delle due aziende sono al lavoro per studiare come modificare la Space Alliance per migliorarne l’efficienza e aumentarne la competitività". Cingolani prosegue: "Puntiamo ad aggiornare il nostro piano industriale all’inizio del 2025. Probabilmente lo comunicheremo al mercato fra febbraio e marzo per spiegare i progressi fatti nella nostra strategia. Un capitolo sarà dedicato specificatamente alle strategie spaziali e uno alla cybersecurity".
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