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Il tour

Da piazza Bengasi a Barriera di Milano: perché i parlamentari hanno visitato le periferie di Torino

Incontri e viaggio in città per deputati e senatori: ecco cos'hanno visto

Da piazza Bengasi a Barriera di Milano: parlamentari in "tour" fra le periferie di Torino

Prima gli incontri con gli enti locali, poi una veloce visita in alcuni dei luoghi più “caldi”: basta una giornata per capire come stanno le periferie di Torino e trovare soluzioni per migliorarle? È la speranza di tutti dopo il passaggio in città della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza delle città.

«Vogliamo mostrare attenzione alle periferie e far sì che non ci siano più zone franche» introduce il presidente della Commissione, Alessandro Battilocchio (Forza Italia). Ma c’è chi ha dubbi, come il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri: «La visita sarà utile se, oltre a fare la passeggiata, porterà anche risorse economiche del governo per i progetti di rigenerazione urbana e l’aumento delle forze dell’ordine».

In mattinata i parlamentari hanno incontrato gli assessori comunali Carlotta Salerno, Marco Porcedda e Paolo Mazzoleni, poi il prefetto Donato Cafagna e i vertici provinciali di carabinieri, polizia e guardia di finanza, quindi l’assessore regionale Maurizio Marrone e il presidenti di Atc, Emilio Bolla. Poi, nel pomeriggio, hanno visitato piazza Bengasi, i giardini Alimonda, il Cottolengo, il Sermig e il ponte Mosca Dove sono stati direttamente i cittadini a raccontare le loro difficoltà fra degrado, spaccio e furti.

«Per la Città è stata un’importante opportunità di raccontare la situazione delle periferie e i corposi investimenti in atto con i finanziamenti europei, molti già in cantiere - sottolinea l’assessore Salerno - Crediamo la rigenerazione urbana passi da un approccio che unisca interventi materiali e azioni di accompagnamento partecipato sul piano sociale».

L’assessore sottolinea i progetti di recupero delle biblioteche e dei centri di aggregazione e gli interventi sui complessi popolari di corso Racconigi, Vallette e Porta Palazzo, oltre alla Metro 2 che permetterà (nel 2032) «la sistemazione superficiale del Trincerone a Barriera di Milano».

In tutto sono in corso «interventi per 232 milioni - ricorda Battilocchio - Una progettualità importante e articolata per un città complessa». A nome di Atc, il presidente Bolla ha ricordato l’impegno dell’Agenzia ma ha lanciato l’appello per costruire nuove case popolari e ristrutturare quelle esistenti: «Bisogna anche risolvere il problema delle occupazioni e degli alloggi sfitti» ricordano Augusta Montaruli (Fratelli d’Italia) e Daniela Ruffino (Azione).

Il tema delle occupazioni, spesso legato alla criminalità organizzata, è stato segnalato in tutti gli incontri. Così come la richiesta di regolamentare i mini market: l’assessore regionale Marrone chiede di abrogare la liberalizzazione degli orari «perché spesso coprono attività illecite fino a notte fonda». Poi propone il sequestro di roulotte e camper abusivi o l’applicazione del Daspo urbano. Non solo: «Bisogna applicare in fretta le nuove norme ispirate dalla nostra parlamentare Augusta Montaruli nel decreto Caivano, con un giro di vite contro il cosiddetto spaccio di lieve entità e custodie cautelari che tengano davvero in carcere i pusher organizzati in strada dalle mafie». Poi l’assessore propone di introdurre la possibilità di «confiscare gli immobili affittati illegalmente ai clandestini dai “ras delle soffitte”, destinandoli per esempio a nuove case popolari».

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