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IL CASO

La casa non è più un rifugio: crimini e insicurezza nel nostro Paese

Torino al terzo posto di un'inquietante classifica

La casa non è più un rifugio: crimini e insicurezza nel nostro paese

Le abitazioni, un tempo considerate rifugi sicuri, stanno sempre più diventando il teatro di crimini agghiaccianti, spesso perpetrati da chi dovrebbe proteggere. Gli ultimi dati sull’insicurezza domestica, presentati dalla terza edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, rivelano una verità inquietante: i reati di genere continuano a colpire, con le donne come principali vittime. Nel 2023, sono stati registrati ben 25.260 casi di maltrattamenti contro familiari e conviventi, un incremento del 2,8% rispetto all’anno precedente. Ma non è tutto: gli atti persecutori mostrano un trend di crescita preoccupante, mentre le violenze sessuali, purtroppo, continuano a costituire una piaga sociale.

Ma non solo violenze. Un altro tema che suscita ansia tra gli italiani è il furto in casa. La sicurezza domestica è diventata una priorità ineludibile: secondo l’Osservatorio, il 48% degli italiani teme di subire un furto, un incubo già vissuto dal 24,4% della popolazione. Questo timore si riflette nelle abitudini quotidiane: il 9,3% degli italiani ha paura di restare a casa da solo di giorno, il 22,2% di notte e il 38,5% teme di lasciare la propria abitazione incustodita. E tra coloro che manifestano maggiori preoccupazioni, le donne e i giovani si collocano ai primi posti.

Nel 2023, il numero dei furti in abitazione ha raggiunto un allarmante +10,4%, con 147.660 episodi registrati, il che equivale a una rapina o un furto commesso ogni giorno in Italia. Le grandi città, con le loro opportunità di guadagno per i malintenzionati, si posizionano in cima alla classifica: Roma detiene il triste primato con 13.463 furti, seguita da Milano con 9.552 e Torino con 5.795. È inquietante pensare che un furto su cinque avvenga in una di queste tre metropoli.

Se poi si considera l’incidenza dei furti sulla popolazione residente, le province toscane dominano la classifica: Pisa, Firenze e Lucca si contendono i primi posti, con rispettivamente 48,1, 43,3 e 42,7 furti ogni 10.000 abitanti. Un quadro a tinte fosche emerge anche nelle province dove i furti sono aumentati di più nell’ultimo anno: Trieste (+57,5%), Pesaro Urbino (+56,8%) e L’Aquila (+55,6%) segnano un incremento preoccupante.

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