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Il fatto

Anche i cittadini di Cavoretto scendono in strada per salvare le loro poste

Dopo l'iniziativa di corso Casale, ora anche i cittadini della collina minacciano manifestazioni

Le poste di Cavoretto

Le poste di Cavoretto

Dopo corso Casale, una nuova protesta. Questa volta sono i cittadini di Cavoretto ad avviare una petizione per chiedere a Poste di fare marcia indietro e non chiudere l’ufficio di via Alla Parrocchia, nella zona di piazza Freguglia. Si tratta di uno dei pochi presidi pubblici di un territorio che soffre per la mancanza di punti di aggregazione e servizi.

In meno di una settimana sono state raccolte oltre 350 firme contro la chiusura prevista, ad oggi, per il prossimo 16 dicembre. E nei giorni scorsi il centro civico di corso Corsica ha approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco a farsi portavoce, presso il ministero dell’Economia e Finanza, della richiesta di tenere aperte le poste di Cavoretto.

«Per questo motivo - precisa il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano -, siamo qui a chiedere la tutela di questo spazio. A tal proposito venerdì 15 novembre, alle 10, organizzeremo un presidio davanti all’ufficio con sindacati, centro d’incontro, parrocchia e scuola». Portavoce della raccolta firme è anche il consigliere di Lista Civica della 8, Roberto Passadori. «Cavoretto è una realtà molto particolare - aggiunge Passadori -. Chiudere questo ufficio significa mettere nei guai persone anziani che non avrebbero un altro punto d’appoggio».

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