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LA STORIA

Torino, ha 14 anni e un tumore raro: la salvezza di Hestefano grazie alla medicina d'eccellenza

La sua storia è quella di un giovane paziente che, grazie alla competenza e all'umanità dell'équipe dell'ospedale Molinette, ha ricevuto le cure necessarie per superare una diagnosi che sembrava senza speranza

Torino, ha 14 anni e un tumore raro: la salvezza di Hestefano grazie alla medicina d'eccellenza

Un ragazzo di 14 anni, una malattia rara, e un viaggio che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Si chiama Hestefano Esquivel, vive in Perù, ama il disegno e il suo destino ha preso una piega inaspettata grazie a una diagnosi tempestiva e un intervento chirurgico all'avanguardia. Ma prima di tutto, è stata la determinazione di una nonna, Carmen, a segnare la svolta.

Tutto è iniziato con un malessere che, all’inizio, sembrava essere solo una polmonite. Ma il ragazzo non migliorava. La sua condizione peggiorava, e nessuno sembrava riuscire a trovare la causa.

Carmen, che da tempo vive a Torino, non ha avuto esitazioni: «A Torino la medicina funziona. Qui mio nipote avrà le cure che gli servono». Carmen aveva già vissuto il dolore di aver perso una nipote giovane, a causa di una malattia diagnosticata troppo tardi. Non poteva permettersi lo stesso errore con Hestefano. Così, il ragazzo ha lasciato il suo paese per un viaggio verso l'Italia, dove l'aspettavano gli specialisti dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. E proprio qui, poco dopo il suo arrivo, gli è stata diagnosticata una forma rara di tumore polmonare, una neoplasia che stava mettendo seriamente a rischio la sua vita.

Il tumore, una massa di circa 3 cm, aveva invaso il bronco superiore destro, causando una grave ostruzione delle vie respiratorie e frequenti sanguinamenti. La situazione era delicata: senza un intervento immediato, le sue possibilità di sopravvivenza sarebbero state minime. Fortunatamente, il trattamento che Hestefano ha ricevuto è stato tra i più innovativi e complessi che la medicina possa offrire. Grazie alla competenza di un’équipe multidisciplinare di medici specializzati, il ragazzo è stato sottoposto a un intervento chirurgico all'avanguardia, una lobectomia polmonare superiore, che ha previsto l'asportazione del lobo superiore del polmone destro, pur cercando di preservare il resto del polmone sano. La parte più delicata dell’intervento è stata la ricostruzione dei bronchi, eseguita grazie a una tecnica chiamata "sleeve", che ha permesso di ripristinare la continuità bronchiale e salvaguardare la funzionalità polmonare residua.

Un intervento del genere è estremamente raro, soprattutto in pazienti pediatrici. Eppure, a Torino, presso la Città della Salute, è stato possibile realizzare questo miracolo grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie e delle tecniche più avanzate di chirurgia toracica e plastica bronchiale.

L’intervento, guidato dal professor Enrico Ruffini, Direttore della Chirurgia Toracica universitaria, e da un team di esperti tra cui i dottori Paraskevas Lyberis, Francesco Busardò e Angelo Zocco, è stato supportato anche dai chirurghi pediatrici del Regina Margherita di Torino, Fabrizio Gennari e Alessia Cerrina. Fondamentale è stato anche il lavoro degli anestesisti e degli pneumologi endoscopisti, che hanno monitorato con grande attenzione la tenuta dei bronchi ricostruiti durante l’operazione.

Il decorso post-operatorio di Hestefano è stato sorprendentemente regolare, senza complicanze. Dopo un breve periodo di ricovero presso la Chirurgia Toracica delle Molinette, è stato trasferito all'ospedale Regina Margherita per continuare la sua convalescenza. Oggi, finalmente, è a casa con la nonna e il papà, e sta già molto meglio.

Le parole di Carmen, al telefono, raccontano tutto il suo sollievo: «Sono fiera dell’Italia», dice, con la voce rotta dalla commozione. «Hestefano vivrà la sua vita, e questo è grazie a tutti, ai medici, all’équipe. Sono stati degli angeli per noi. E non solo per la loro competenza, ma per la loro umanità, per il cuore con cui hanno lavorato».

La storia di Hestefano non è solo una storia di successo medico, ma un esempio concreto di come la sanità del Piemonte, grazie alla collaborazione tra specialisti e all’utilizzo di tecniche all’avanguardia, continui a rappresentare un'eccellenza a livello internazionale. Un’opportunità che, purtroppo, molti non hanno, ma che per Hestefano è stata una benedizione.

Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, ha commentato con orgoglio: «La sanità piemontese si conferma tra le migliori in Italia. Un ringraziamento ai professionisti della Città della Salute di Torino, che con un intervento delicato e innovativo hanno salvato una vita». Giovanni La Valle, Direttore generale della Città della Salute, ha aggiunto: «Questa storia è la testimonianza di come la collaborazione tra équipe multidisciplinari e l’eccellenza delle competenze permettano di realizzare interventi ad alto rischio, trasformando una diagnosi tragica in una storia di speranza».

                                                 

Hestefano, ora, ha davanti a sé una vita che sembra appena cominciare. Una vita che, grazie alla medicina e all’amore della sua famiglia, gli è stata restituita. Una storia che ci ricorda che, talvolta, la speranza può arrivare anche nei luoghi più lontani. E che, a Torino, non si salvano solo vite, ma anche sogni.                                            

                       
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