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Calo demografico

I bambini sono pochi, la scuola dell'infanzia verso la chiusura: «Trasloco in un altro asilo»

In pochi giorni raccolte oltre 2mila firme che, tuttavia, rischiano di non bastare

La scuola di via Fontanella

La scuola di via Fontanella

La scuola dell’infanzia “Nostra Signora della Salute” di via Fontanella 9, quartiere Borgo Vittoria, rischia davvero di non avere un futuro. Anche il Comune di Torino, interpellato sulla vicenda dalla consigliera leghista Elena Maccanti, ha spiegato come, nonostante le 2mila firme raccolte dai genitori, il plesso viaggi verso un punto di non ritorno.

Il calo demografico

A pesare è soprattutto il calo demografico. "La Città di Torino - precisa l'assessore all'Istruzione, Carlotta Salerno -, non è stata preventivamente informata della chiusura, benché vi sia in atto una convenzione in particolare con le scuole Fism. Appena venuti a conoscenza abbiamo interloquito con la scuola. Anche loro stanno cercando una soluzione per non chiudere, ma l’ente religioso proprietario sta razionalizzando le risorse e la perdita annuale di 300 bambini nella fascia 3-6 è un fattore che crea un brusco effetto domino".

L'incontro tra la Circoscrizione 5 e le famiglie del quartiere

La Città proverà ad adottare soluzioni in prospettiva (come il dimensionamento delle scuole d’infanzia) tenendo stabile il contributo alle scuole paritarie (2 milioni e mezzo l’anno) nonostante la chiusura delle sezioni.

Il trasloco

Si va così verso una soluzione B: il trasloco dei bimbi nei locali di via Bettazzi, distanti un chilometro, il cui ente gestore è sempre la scuola Cafasso. Una storia che ricorda da vicino quella dell'Aquilone di via Brissogne, dove solo pochi giorni fa le mamme hanno manifestato pacificamente in quel di Borgata Lesna per chiedere di mantenere inalterata la materna. Per impedire uno spostamento nella lontana via Monte Cristallo. 

I disegni dei bimbi per la scuola di via Fontanella

"Se l’immobile fosse venduto - ha concluso Salerno -, ci auguriamo che la destinazione d'uso sia quella a servizi. Notizie che allarmano sia i genitori, sia l'onorevole Maccanti: "Sappiamo che è una scelta della proprietà ma volevamo provare a trovare una soluzione. In quell'immobile lavorano anche diverse associazioni che vanno tutelate".  Un'altra risposta negativa dopo quella arrivata da Roma da parte della compagnia delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, che parlava di costi troppo alti. Una missiva indirizzata all’attenzione della Circoscrizione 5 che nei giorni scorsi aveva lanciato un appello a nome del mondo della politica.

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