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La crisi dell'ex Fiat

Stellantis, John Elkann visita Mirafiori (ecco perché), ma la fabbrica è chiusa

I due volti dello storico stabilimento: cassa integrazione per le auto, turni di notte negli altri reparti

Stellantis, John Elkann visita Mirafiori (ecco perché), ma la fabbrica è chiusa

Dopo Maserati, a Modena, la Fiat di Cordoba in Argentina e Opel in Germania, John Elkann arriva a Mirafiori. Che però è chiusa, almeno in parte. Le Carrozzerie, dove si produce la Fiat 500e - e tecnicamente anche qualche esemplare di Maserati Gran Turismo Gran Cabrio - riprenderanno l'attività soltanto il 20 gennaio, ossia un bel po' dopo quanto inizialmente stabilito con i sindacati. 

Il presidente di Stellantis, che al momento, essendo a capo di uno speciale comitato esecutivo, ricopre di fatto anche il ruolo di amministratore delegato dopo le dimissioni del ceo Carlos Tavares, ha infatti avviato un vero e proprio tour per i diversi stabilimenti del Gruppo nel mondo. Dopo Auburb Hills, sede di Chrysler e Jeep, di Opel in Germania, Maserati a Modena, John Elkann non può certo esimersi dal visitare Mirafiori, lo stabilimento storico di Fiat, fondato dai suoi avi. In fabbrica, al di là di conferme ufficiali, si dice che Elkann - di cui non si può non notare un drastico cambiamento di atteggiamento, nonché di attenzione all'immagine -, magari lasciando la famiglia sulle nevi di Saint Moritz, arriverà in corso Settembrini martedì 7 gennaio

Ma come a Modena, dove Elkann ha incontrato principalmente lo staff impiegatizio e di progettisti - anche nella sede del Tridente la cassa integrazione domina -, il nipote dell'Avvocato non si troverà ad attraversare le linee produttive. Il suo tour si concentrerà nel reparto eDct, quello delle trasmissioni per le vetture elettrificate, che proprio lui e Carlos Tavares hanno tenuto a battesimo pochi mesi fa.

Sistemato in un'ala a lungo dimenticata dell'enorme complesso, il reparto è una delle poche cose pienamente operative a Mirafiori, tanto che in questi giorni si è lavorato persino sul turno di notte. La produzione è di circa 600mila pezzi l'anno, con previsioni per 900mila. Al momento sono impiegati 800 lavoratori, parecchi dei quali provenienti dalle Carrozzerie in cassa integrazione o addirittura da altri stabilimenti italiani. 

"In questo momento difficile, ho deciso di stare vicino alla nostra gente" ha detto John Elkann, a proposito dell'avvio del suo tour, un fatto dannatamente inedito per lui, che a Mirafiori ci era stato giusto per qualche inaugurazione - quella del reparto cambi, infatti, mentre l'hub dell'economia circolare lo aveva tenuto a battesimo il solo Tavares - o per iniziative sociali e benefiche come la giornata dei dipendenti Stellantis, fra inclusione e corse podistiche.

Per chi lo osserva, il comportamento di John Elkann risponde a due criteri, principalmente: una nuova immagine di sé - pare sia stato ingaggiato un team apposito di consulenti, ma noi sappiamo bene che Elkann è solito prendere da sé, con una risoluzione per molti inaspettata, certe decisioni - da spendere nell'ambito di quella diplomazia con cui ha ricucito, per esempio, i rapporti con il governo; oppure, il fatto - ed è una motivazione complementare all'altra - di voler finalmente "fare il padrone", ossia essere come suo nonno Gianni Agnelli - anche se poi il cattivo lo faceva Romiti. 

In ogni caso, una maggiore visibilità in pubblico - in Italia, si intende, ché all'estero non è mai stato strano trovarlo anche a eventi mondani -, dalle Atp Finals, dove è stato fischiato, una apparizione veloce a un appuntamento di Specchio dei Tempi - in realtà per salutare la figlia Vita, impegnata con i volontari - fino a questa sera tra i fedeli e le autorità in Vaticano, per l'apertura della Porta Santa che sancisce l'inizio del Giubileo, con la messa di Natale di Papa Francesco a San Pietro.

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