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IL FATTO
06 Gennaio 2025 - 18:15
Daspo Urbano, Marrone attacca Lo Russo: "Ogni giorno di ritardo spinge Torino nel degrado"
"Ogni giorno che passa è un giorno di troppo", l'assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, non usa mezzi termini nel criticare la lentezza dell'amministrazione comunale nel fronteggiare il crescente degrado nelle strade torinesi. Oggi, insieme ai vertici locali di Fratelli d'Italia, ha visitato la caserma dei carabinieri Cernaia, dove ha voluto esprimere la sua vicinanza alle forze dell'ordine e fare gli auguri di buon lavoro per il nuovo anno. Ma non è solo la solidarietà a guidare l'intervento di Marrone: il suo obiettivo è spingere con forza sull'applicazione del daspo urbano, una misura che, a suo dire, è diventata "irrinunciabile" per riportare ordine e sicurezza nelle metropoli, Torino in testa.
Il daspo urbano, previsto dal recente decreto sicurezza, offre alle forze dell'ordine uno strumento potente per contrastare i fenomeni di degrado, spaccio e criminalità nelle aree urbane. "La strada indicata dal Ministro dell'Interno non lascia più alibi al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo", ha affermato Marrone, sottolineando come la città stia vivendo una crescente emergenza sociale e criminale che richiede interventi urgenti. Nonostante le centinaia di firme raccolte dai cittadini torinesi in sostegno della "Proposta di Deliberazione ad iniziativa popolare sul Daspo Urbano", la misura è ancora bloccata in consiglio comunale. Una situazione che l'assessore non intende tollerare oltre.
"La scelta è chiara: o si sta dalla parte della sicurezza e della legalità, o si sta dalla parte delle bande di balordi e degli spacciatori" ha incalzato Marrone, puntando il dito contro il primo cittadino, accusato di "esitazione e ambiguità, troppo timoroso di urtare le sensibilità della sinistra radicale della sua maggioranza". Una posizione che, secondo l'assessore, sta facendo perdere tempo prezioso, con conseguenze drammatiche per interi quartieri della città.
Proprio alla luce di questa situazione, Marrone ha annunciato che chiederà al prefetto la convocazione urgente di un tavolo con il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica (COSP), con l'intento di fare pressione sul Comune di Torino e chiedere conto della sua decisione di non applicare ancora il daspo urbano. Una misura che, per l'assessore, è "a disposizione delle forze dell'ordine" e che, se utilizzata correttamente, sarebbe in grado di restituire decoro e vivibilità a Torino.
La spinta di Marrone arriva pochi giorni dopo la direttiva inviata dal Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ai prefetti di tutta Italia, con la quale si sollecita l'adozione di misure simili in tutte le città a rischio. Le "zone rosse", ovvero le aree urbane in cui sarà vietata la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali, dovranno garantire la tutela della sicurezza e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini. Con il daspo urbano, sarà possibile vietare l'accesso a queste aree per i soggetti individuati, prevedendo anche pene fino a due anni di carcere in caso di violazione del divieto.
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