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SANITA' E NOTIZIE

250.000 euro per la ricerca: Fondazione Ricerca Molinette punta sull'eccellenza contro le malattie dell'invecchiamento

Il bando si concentra in particolare su malattie neurodegenerative e tumori

Ospedale Molinette Torino

Ospedale Molinette Torino

Fondazione Ricerca Molinette, in collaborazione con l'Università di Torino e l'AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, annuncia l’apertura della quarta edizione del Bando "Ricerca scientifica d'eccellenza". L’iniziativa, che prevede un finanziamento complessivo di 250mila euro, è destinata a progetti che pongono l'accento sulla ricerca avanzata per la diagnosi e la cura delle malattie legate all’invecchiamento, un campo sempre più cruciale nell’ambito scientifico e sociale. “Le malattie dell’invecchiamento rappresentano una delle frontiere più impegnative e urgenti della ricerca”, afferma il presidente della Fondazione, il professor Massimo Segre. “Queste malattie non solo hanno un impatto drammatico sulla qualità della vita, ma stanno crescendo in maniera esponenziale, ponendo sfide che richiedono soluzioni innovative.”

Questo bando, che nasce anche grazie al generoso lascito di Domenico Negri e Ortensia Rolfo – i cui contributi hanno permesso l’erogazione di 1 milione di euro alla Fondazione – si distingue per la sua attenzione alla ricerca traslazionale: non si tratta solo di fare scoperte, ma di trasformarle in terapie concrete e praticabili per i pazienti.

“Investire nella ricerca traslazionale è investire nel futuro del paziente. I risultati delle passate edizioni del bando hanno già dato frutti significativi, portando a studi e trattamenti che sono un passo avanti nella cura delle malattie neurodegenerative”, spiega Emilio Hirsch, direttore scientifico della Fondazione e professore ordinario di biologia applicata. Il bando 2025 si articola in due categorie: 200.000 euro saranno destinati alla ricerca biomedica traslazionale, per trasferire i risultati della ricerca di base direttamente sui pazienti, mentre 50.000 euro saranno riservati agli studi clinici, che mirano a testare e validare nuove terapie sul campo.

Un'analisi dei risultati degli anni precedenti evidenzia la grande portata di questi progetti. Nel 2024, ad esempio, il bando ha finanziato il lavoro della professoressa Silvia Morbelli, il cui progetto sulle malattie neurodegenerative mira a testare farmaci già impiegati in altre patologie, come i tumori, per trattare Alzheimer e Parkinson. Un approccio che potrebbe aprire a terapie innovative e più efficaci. In parallelo, la professoressa Isabella Castellano ha ricevuto il finanziamento per la sua ricerca sull’intelligenza artificiale applicata alla diagnosi precoce del tumore alla mammella. Utilizzando immagini radiologiche, l’algoritmo sviluppato potrebbe migliorare la precisione diagnostica e la selezione dei trattamenti, un passo significativo nella personalizzazione delle cure oncologiche.

Il bando, riservato a ricercatori dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e del Centro Interdipartimentale di Biotecnologie Molecolari, scade il 28 febbraio 2025. È un’opportunità che mira a stimolare la creatività scientifica, con l’obiettivo di tradurre i progressi teorici in soluzioni tangibili per i pazienti. “Il nostro impegno è fare della ricerca un alleato concreto per i pazienti e le loro famiglie”, conclude il professor Hirsch. “Ogni progetto che finanziamo è un passo verso la realizzazione di una medicina che non si limita a studiare le malattie, ma cerca di sconfiggerle, migliorando la vita di chi ne è colpito.”

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