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SICUREZZA

Lo Russo ha risposto alle opposizioni:
«Io sono un sindaco, non uno sceriffo»

Sulla vicenda Askatasuna il primo cittadino parla ai microfoni di “Toradio”

Lo Russo ha risposto alle opposizioni:«Io sono un sindaco, non uno sceriffo»

STEFANO LO RUSSO

«Sono un sindaco, non uno sceriffo». Stefano Lo Russo, il primo cittadino di Torino, torna a ribadire la sua posizione a proposito di sicurezza urbana e contrasto alla criminalità. Dichiarazioni che Lo Russo fa ai microfoni di “Toradio” all’indomani dalla protesta dell’opposizione in Sala Rossa da parte della minoranza consiliare che ha esposto cartelli a sostegno delle forze dell’ordine e contro il il primo cittadino, assente durante il dibattito che aveva come tema la “solita spinosa” questione del centro sociale Askatasuna.

Poche ore dopo una seduta di una commissione consiliare ha accolto il Comitato dei Proponenti riguardo il progetto dei Beni Comuni - coloro che nel marzo 2024 firmarono con la Città il patto di collaborazione per trasformare l’immobile in un punto di riferimento per il quartiere con attività sociali e di aggregazione che si stanno occupando della riqualificazione del palazzo: da mesi infatti le aree esterne ospitano diverse iniziative di associazioni e abitanti. L’annuncio di ieri riguarda gli spazi interni del palazzo: la perizia richiesta dal Comune conferma l’inagibilità del primo piano, mentre reputa utilizzabile il pian terreno successivamente ad alcuni lavori necessari per la riqualificazione.

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Lavori che verranno finanziati grazie al crowdfounding che organizzerà il Comitato appunto, tramite una una raccolta fondi. Si stimano necessari 100mila euro. «Sono dispiaciuto - ha aggiunto il sindaco - di questa polemica continua: ribadisco la piena e totale condanna delle persone che hanno colpito le forze di polizia e coloro che sono responsabili penalmente, discorso diverso è il destino immobiliare di quel palazzo. Mescolare le due cose non fa un gran servizio alla città».

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