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IL CASO

«Fermare i suicidi in carcere sia priorità di Governo»

La Camera penale di Torino appende uno striscione a Palazzo di giustizia

«Fermare i suicidi in carcere sia priorità di Governo»

La Camera penale di Torino appende uno striscione a Palazzo di giustizia

«Fermare i suicidi in carcere sia una priorità per chi governa». È la presa di posizione, a Torino, della Camera penale del Piemonte occidentale, dopo il caso di un detenuto che si è tolto la vita a Frosinone. Il 15esimo suicidio da inizio anno. Un manifesto è stato affisso a Palazzo di giustizia a Torino. «Non c'è più tempo», è il commento dei penalisti. Il 2024 è stato l'anno record per numero di suicidi in carcere, da quando il dato viene rilevato nelle statistiche ministeriali (oltre 30 anni).

L’anno scorso, infatti, 90 persone si sono tolte la vita tra le mura dei penitenziari italiani. Tra questi, 17 casi risultano ancora senza un accertamento definitivo. Ci sono stati 2.035 tentativi di suicidio, 12.544 atti di autolesionismo e ancora 5.532 atti di aggressione.
256 sono le percosse riferite all’atto dell’arresto. E poi le proteste: 1.436 le manifestazioni di protesta collettiva e 12.706 quelle di protesta individuale. Le rivolte sono state 7. 

Il sovraffollamento determina un surplus di sofferenza, che si aggiunge alla privazione della libertà personale. È di questi giorni la notizia che nelle carceri piemontesi sono stati sequestrate decine di telefoni illegalmente introdotti negli istituti di pena. Al di là dei reati, il fenomeno rimanda ad un bisogno di contatto con gli affetti all’esterno, che non può essere sottovalutato. I suicidi sono anche frutto di un isolamento che può e deve essere superato” è il commento di Maurizio Basile, vicepresidente della Camera Penale Vittorio Chiusano del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta.

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