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barriera di milano

Sarà rimosso il dehors abbandonato usato dagli spacciatori per vendere droga

Verso una soluzione il problema di largo Giulio Cesare ma resta quello di base: i dehors abbandonati in città sono troppi

Sarà rimosso il dehors abbandonato usato dagli spacciatori per vendere droga

Sarà rimosso il dehors abbandonato usato dagli spacciatori per vendere droga

Sarà sgomberato e rimosso il dehors abbandonato di largo Giulio Cesare 113, da tempo diventato una sorta di ufficio per gli spacciatori che riforniscono i tossicodipendenti della  zona.

L'annuncio è arrivato durante il consiglio comunale di oggi, con la risposta dell'assessore all'interpellanza presentata dal vicecapogruppo di Forza Italia, Domenico Garcea, che aveva puntato l'attenzione sul «dehors abbandonato dell'ex esercizio commerciale "Bosforo", un bar che risulta chiuso da mesi, e che nel frattempo si è trasformato in un punto di spaccio quotidiano, come segnalato da tanti residenti esasperati».

E se il problema di largo Giulio Cesare sarà risolto, resta però quello di base. «Le cronache locali - ricorda Garcea - ci hanno recentemente restituito un dato allarmante: a Torino chiude un bar ogni due giorni. La desertificazione commerciale non è solo una questione economica, ma un problema sociale e di sicurezza urbana: dove chiudono negozi e bar, spesso aprono il degrado e la microcriminalità». Per questo «serve un cambio di passo. Serve un impegno concreto e mirato. È urgente attivare politiche di sostegno al tessuto commerciale e produttivo, con strumenti economici, ma anche con semplificazioni burocratiche, incentivi all'insediamento di nuove attività, tutela per quelle esistenti, e un’attenzione particolare alle periferie, dove la chiusura di un esercizio non è solo una saracinesca abbassata, ma un presidio in meno per il quartiere. Lo stanziamento di 900mila ero a fondo perduto, deliberato nel mese di dicembre 2024 dalla Giunta, non basta. Servono interventi strutturali, per fermare l'emorragia commerciale in Città, partendo proprio da quelle zone più fragili che rischiano di essere abbandonate due volte: dall’Amministrazione Comunale e dal mercato».

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