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L'evento
28 Maggio 2025 - 18:08
Il Pride per resistere all'odio. BigMama la superospite
Resistenza è la parola d'ordine di quest’anno. All'odio, alla violenza e alla banalizzazione. Con la varietà e la complessità di vite favolose: quelle della comunità Lgbtqia+. Il manifesto del Torino Pride del prossimo 7 giugno risponde «Alla violenza senza esclusione di colpi», con «la nostra resistenza senza esclusione di corpi». Per quest’edizione diverse le novità: dall’annuncio del superospite, la cantautrice e rapper, nonché madrina queer avellinese, BigMama, alla “mappa delle emozioni”. E nuove adesioni: per la prima volta quella dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Il luogo scelto per la conferenza stampa di presentazione del Torino Pride 2025, ieri mattina, non a caso è proprio il Museo della Resistenza di corso Valdocco, da sempre laboratorio di riflessione e sensibilizzazione in tema di diritti e libertà. «Ogni diritto acquisito corrisponde a un diritto precedentemente negato. Dietro - commenta il presidente Daniele Jalla - ci sono morti, feriti, persecuzioni. Siamo in un'epoca in cui molti diritti sono negati totalmente, in Africa come in Europa. Per questo siamo felici di ospitarvi».
All’indomani della presa di posizione dell’Italia sull’Ungheria di Orbàn, che ha di fatto messo a bando il Pride ungherese perché «turba i diritti dell’infanzia», Torino risponde. «Abbiamo approvato nella Giunta di ieri la delibera che stabilisce il nuovo rapporto tra Città e Pride. Una convenzione - così l’assessore alle Pari Opportunità Jacopo Rosatelli - di tre anni, che serve a garantire il patrocinio e il sostegno da parte della Città. E 150mila euro di contributo straordinario. Soprattutto - continua Rosatelli - abbiamo aderito al Pride di Budapest, quello “vietato” dal governo ungherese. Un’adesione carica di significato in un momento storico così agghiacciante». Alla sua voce, si aggiunge quella di Città metropolitana: «In questa deriva autocratica, ora è ancora di più necessario essere partigiani e partigiane. Non essere indifferenti, perché di indifferenza si muore», così la consigliera Sonia Cambursano.
È in questo contesto che il Pride sfilerà lungo il centro cittadino, dalle 16.30 di sabato 7 giugno, a partire da corso San Martino e fino a piazza Vittorio. «Vediamo il Pride come un abbraccio tra cause e identità, dove nessunə viene lasciatə indietro», afferma Luca Minici, coordinatore del Torino Pride. Motivo per cui nasce la mappa delle emozioni: digitale e interattiva, costruita con le parole, i ricordi e le sensazioni di chi vive il Pride. Emozioni e storie vissute. Attraverso un breve questionario accessibile via QR code – distribuito lungo il corteo e sui canali social – ogni persona potrà contribuire alla costruzione di questa geografia emotiva collettiva. L’obiettivo? Non lasciare nessuno al margine.
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