Cerca

IL FATTO

Poliziotti a cavallo contro gli spacciatori «Qui non usciamo più di casa, aiutateci»

I residenti da tempo segnalano al Comune. E Montaruli bacchetta Lo Russo

Poliziotti a cavallo contro gli spacciatori «Qui non usciamo più di casa, aiutateci»

Per mandare via gli spacciatori arriverà la polizia a cavallo. Domani pomeriggio, ai giardini Maiocco, pochi passi da piazza Bengasi, comincia un presidio di sicurezza fortemente voluto dai residenti del quartiere che da tempo imploravano «di poter uscire di casa». Un parco che da tempo è diventato la casa di pusher e consumatori di sostanze: crack, hashish, cocaina. «Ieri io e una mia amica stavamo uscendo dall’area cani per tornare a casa, come ogni sera» racconta N., una donna di 75 anni «e gli spacciatori ci hanno letteralmente accerchiate». La signore precisa che «erano otto di sera, non era nemmeno buio. Non è più vita la nostra. Ho segnalato diverse volte al Comune». Non solo insicurezza: l’area è degradata, immondizia, monopattini distrutti e le cui carcasse sono abbandonate nel prato.
E se non bastassero i poliziotti, c’è una forte probabilità che ai Maiocco “appaia” un presidio fisso di forze dell’ordine: modello “Barriera di Milano”.


Sul giardino adiacente a piazza Bengasi si era spesa Augusta Montaruli, vice capogruppo di FdI alla Camera dei Deputati, raccogliendo diverse segnalazioni dei residenti di Mirafiori: «La richiamata di Fratelli d’ Italia di un maggior rigore anche nella zona di Bengasi e dei giardini Maiocco sta avendo un palese seguito da parte del questore e del prefetto. Grazie al governo anche su mio impulso a seguito di interrogazione svolta mesi fa si interverrà su un giardino su cui sarebbe dovuto intervenire l’amministrazione comunale» commenta Montaruli che poi conclude: «ancora una volta davanti alla latitanza del sindaco ci pensiamo noi e continueremo a monitorare la zona».

Augusta Montaruli

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.