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Falchera, criticità sul cavalcaferrovia: richiesti interventi strutturali urgenti

La denuncia della Circoscrizione 6: segnalate carenze sulla sicurezza dell’infrastruttura

Falchera, criticità sul cavalcaferrovia

Cavalcaferrovia del quartiere Falchera

A Torino, nel quartiere Falchera, è tornata al centro del dibattito la condizione del cavalcaferrovia che collega via Cuorgnè a via delle Querce, infrastruttura ritenuta strategica per il traffico veicolare della zona nord. Il vicepresidente della Circoscrizione 6, Luciano Speranza, ha sollevato nuovamente criticità legate alla sicurezza e allo stato di manutenzione dell'opera, evidenziando una persistente assenza di interventi risolutivi da parte degli enti competenti.

Secondo Speranza, le richieste di verifica tecnica e di messa in sicurezza del cavalcavia si susseguono da anni, corredate da documenti, fotografie e relazioni inviate durante le sedute delle commissioni competenti. Tuttavia, al momento non risultano pianificazioni strutturali significative né comunicazioni ufficiali da parte del Comune di Torino o dell’assessorato ai lavori pubblici. L’unico intervento effettuato di recente ha riguardato il taglio degli alberi adiacenti al cavalcavia, ritenuti pericolosi perché deformati dal passaggio dei mezzi pesanti.

Il nodo principale riguarda la presunta vulnerabilità strutturale dell’infrastruttura. Il cavalcaferrovia, realizzato negli anni Settanta, è soggetto da tempo a vibrazioni frequenti, rumori anomali e segni visibili di degrado, come crepe nei giunti e asfalto dissestato. Tuttavia, non risultano pubblicate perizie tecniche aggiornate o studi di vulnerabilità sismica, che dovrebbero essere obbligatori per le infrastrutture viarie di questo tipo secondo le normative nazionali in materia di sicurezza stradale e ponti (D.M. 17 gennaio 2018 - Norme tecniche per le costruzioni).

Il cavalcaferrovia coinvolge più livelli istituzionali: il Comune per la manutenzione ordinaria, Rete Ferroviaria Italiana per la gestione delle tratte sottostanti e, in parte, la Città Metropolitana di Torino per la programmazione degli interventi infrastrutturali nell'area nord. Secondo Speranza, il problema principale è proprio il continuo rimbalzo di competenze, che ha finora impedito una presa in carico efficace del problema.

Il vicepresidente ha annunciato l’invio di una nuova richiesta formale per un sopralluogo congiunto da parte di tecnici comunali, protezione civile e autorità ferroviarie, affinché venga redatta una valutazione oggettiva dello stato del ponte e siano eventualmente imposte limitazioni al traffico. La Circoscrizione 6 chiede inoltre che siano stanziate risorse per un intervento di consolidamento o rifacimento dell’opera, in linea con gli standard previsti per le infrastrutture critiche urbane.

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