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Raccolta differenziata

Porta Palazzo supera il 92% di raccolta differenziata: un modello operativo in evoluzione

Nel primo semestre del 2025 un nuovo traguardo: oltre il 92% dei rifiuti prodotti nell’area sono stati avviati alla raccolta differenziata

Porta Palazzo supera il 92% di raccolta differenziata

Ecomori addetti al recupero delle eccedenze alimentari da destinare al riutilizzo solidale (Fonte: Eco dalle Città)

Nel primo semestre del 2025, il mercato di Porta Palazzo ha raggiunto un nuovo traguardo: oltre il 92% dei rifiuti prodotti nell’area sono stati avviati alla raccolta differenziata. Si tratta di un dato rilevante non solo per l’entità in sé, ma per il contesto in cui è stato raggiunto: parliamo della più vasta area mercatale all’aperto d’Europa, che copre 51.300 metri quadrati e attira più di 100.000 visitatori ogni settimana.

Il percorso non è stato immediato. Nel 2016, quando è stato avviato il progetto Repopp (Recupero eccedenze alimentari a Porta Palazzo) in collaborazione con l’associazione Eco dalle Città, la percentuale di raccolta differenziata era intorno al 40%. In meno di dieci anni, grazie a un impegno strutturato e a un’evoluzione organizzativa, la percentuale è più che raddoppiata.

Determinante è stato il coinvolgimento delle cosiddette "Sentinelle", operatori che monitorano la correttezza della raccolta, molti dei quali sono poi diventati Ecomori: figure attive non solo nella gestione dei rifiuti, ma anche nel recupero delle eccedenze alimentari da destinare al riutilizzo solidale. Parallelamente, l’azienda San Germano – appaltatrice di Amiat per pulizia e raccolta – ha potenziato gli interventi, contribuendo a portare stabilmente i livelli oltre l’80% già nel triennio 2020-2023.

Nel biennio 2024-2025 si è registrata una significativa riduzione della quota di rifiuti indifferenziati, in gran parte legati ad abbandoni impropri o materiali estranei all’attività del mercato. Questo miglioramento ha contribuito in modo sostanziale al superamento della soglia del 90%.

Il sistema di raccolta è articolato e prevede diverse fasi: al termine della giornata, una ruspa raccoglie i materiali di scarto lasciati sui banchi, in particolare cassette vuote, che vengono poi avviate al riciclo come ecomateriali. Parallelamente, gli Ecomori si occupano della raccolta dell’organico, come frutta e verdura avariata, che viene separata in appositi contenitori.

Il lavoro è intensivo, soprattutto nei giorni di maggiore affluenza. Il sabato, ad esempio, nell’area ortofrutticola si contano fino a 82 banchi. Il coordinamento tra operatori, addetti alla raccolta e volontari è quindi essenziale per mantenere efficienza e qualità nel processo.

L’esperienza di Porta Palazzo viene oggi osservata come un possibile modello per altri contesti mercatali urbani complessi. L’integrazione tra inclusione sociale, educazione ambientale e rigore operativo ha prodotto risultati tangibili, dimostrando che anche realtà ad alta densità e con notevole turn over possono raggiungere elevati standard ambientali.

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