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Sanità

Città della Salute, nuova terapia per combattere le complicanze motorie del Parkinson

Si tratta di un'iniezione sottocutanea continua di Levodopa

Città della Salute, nuova terapia per combattere le complicanze motorie del Parkinson

da sx: Gabriele Imbalzano, Claudia Ledda, Leonardo Lopiano, Maurizio Zibetti, Alberto Romagnolo

Una terapia innovativa per i pazienti affetti da Parkinson che soffrono di complicanze motorie: si tratta dell’infusione sottocutanea continua di Levodopa, da poco attivata alla Città della Salute e della Scienza di Torino, presso il Centro Regionale Esperto per la malattia di Parkinson e i Disturbi del Movimento, diretto dal professor Leonardo Lopiano.

La nuova strategia terapeutica consente di stabilizzare i livelli del farmaco nel sangue, riducendo le fluttuazioni motorie e i movimenti involontari che spesso rendono la vita dei pazienti estremamente difficile dopo anni di trattamento farmacologico tradizionale. Il farmaco viene somministrato tramite un piccolo catetere sottocutaneo, collegato a un device portatile che funziona anche per 24 ore consecutive.

Ne sono già beneficiari oltre 30 pazienti, con risultati sorprendenti. Come racconta Roberto, 74 anni, malato da 15 anni: «Non riuscivo più a muovermi senza assistenza. Ora sono di nuovo autonomo, non ho più blocchi, mi sembra di vivere una seconda vita». Anche Caterina, 62 anni, ha ritrovato sollievo: «Con i farmaci avevo perso il controllo dei movimenti per gran parte della giornata. Grazie a questa terapia, la mia quotidianità è migliorata enormemente».

Il trattamento viene somministrato presso il Day Hospital di Neurologia e si affianca alle altre terapie avanzate già in uso nel centro torinese, come la Deep Brain Stimulation (stimolazione cerebrale profonda), eseguita con la collaborazione del professor Michele Lanotte, e l’infusione duodenale tramite PEG, sviluppata insieme ai reparti di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva.

Dietro il successo della nuova infusione c’è il lavoro di un team multidisciplinare altamente specializzato: i professori Mario Rizzone, Maurizio Zibetti, Alberto Romagnolo, insieme ai dottorandi, specializzandi e alla neuropsicologa Elisa Montanaro, portano avanti quotidianamente un'attività che ha reso il Centro torinese un riferimento nazionale, capace di attrarre pazienti da tutta Italia e formare medici da altri ospedali e università.

«Questi risultati sono possibili grazie alla sinergia tra eccellenze cliniche e ricerca, che ci consente di testare e adottare le terapie più avanzate», ha dichiarato il commissario Thomas Schael. Gli fa eco l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi: «La Città della Salute si conferma un pilastro della sanità pubblica, dimostrando che innovazione e cura del cittadino possono andare di pari passo».

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