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Torino, interventi mirati contro la plastica: il lavoro dei volontari di Plastic Free

Operazioni di pulizia, azioni educative e collaborazioni con enti pubblici per contenere l’inquinamento

Torino, interventi mirati contro la plastica

Il lavoro dei volontari di Plastic Free

L’associazione Plastic Free, fondata nel 2019 a Termoli, ha raggiunto in cinque anni una diffusione capillare a livello nazionale. Conta oggi oltre 250 mila volontari e più di 100 referenti locali. A livello operativo, l’associazione si occupa della rimozione di plastica e altri rifiuti in contesti urbani e naturali, con un totale di oltre 4,5 milioni di chilogrammi di rifiuti raccolti su tutto il territorio italiano.

A Torino e in Piemonte, l’attività è guidata da Lorenzo Formiconi, vice referente regionale, che ha coordinato interventi in diverse aree urbane: tra queste il Parco della Pellerina, il Parco Colonnetti, il Parco dell’Arrivore e piazza Baldissera. Di particolare rilievo anche l’azione svolta sull’isolone di Bertolla in collaborazione con Legambiente. Le iniziative si concentrano soprattutto lungo l’asse del fiume Po, con l’obiettivo dichiarato di bonificare aree soggette ad accumuli di rifiuti plastici e ingombranti.

Uno degli interventi più significativi si è svolto nel febbraio 2024 lungo la scarpata di corso Appio Claudio, dove circa 300 volontari hanno raccolto 3 tonnellate di rifiuti in una sola giornata. L’attività è stata supportata anche dalla Circoscrizione 4, con il coinvolgimento del coordinatore all’Ambiente, Lorenzo Ciravegna. Tali iniziative hanno contribuito alla candidatura della città per il riconoscimento “Comune Plastic Free 2026”, dopo il conferimento del titolo nel 2024. Per l’edizione 2025, il riconoscimento è stato assegnato solo a due comuni dell’area metropolitana: Rivalta e Pianezza.

Sul fronte educativo, Plastic Free è attiva anche nelle scuole. I volontari organizzano incontri informativi rivolti agli studenti, con l’obiettivo di diffondere conoscenze sulla raccolta differenziata e sulla riduzione dei rifiuti. Come segnala Elisa L., volontaria impegnata nei progetti scolastici, in alcune situazioni anche materiali apparentemente recuperabili, come la carta, risultano compromessi al punto da non poter essere riciclati. Nella città di Torino, lo smaltimento dei materiali raccolti è gestito da Amiat, mentre nei comuni limitrofi l’operatore competente è Covar.

Sul piano istituzionale, l’assessora comunale alla Transizione ecologica, Chiara Foglietta, ha sottolineato il ruolo di Plastic Free nel promuovere comportamenti sostenibili. Tra le iniziative parallele, si segnala un protocollo firmato con Amiat e il Politecnico di Torino per incentivare pratiche a basso impatto ambientale anche in occasioni simboliche, come le cerimonie di laurea.

Infine, il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re, ha ricordato l’importanza di estendere l’attenzione alla riduzione della plastica anche negli spazi pubblici e istituzionali, promuovendo l’uso di acqua filtrata e la progressiva eliminazione di plastica monouso da scuole, uffici e distributori.

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