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Il progetto
02 Settembre 2025 - 05:31
Dopo decenni di attesa, Torino si prepara ad accogliere un nuovo ospedale a Nord-Ovest della città. È partita ufficialmente ieri mattina, con un incontro al Grattacielo Piemonte, la Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) del nuovo ospedale Maria Vittoria, destinato a sorgere nell’area di corso Regina Margherita, corso Lecce e corso Appio Claudio, conosciuta come “area dei giostrai” della Pellerina.
La nuova struttura sanitaria, che sarà finanziata e realizzata da INAIL, con un investimento di 347 milioni di euro e tempi di realizzazione stimati in cinque anni, prenderà il via entro il 2026 e costituisce solo uno dei sette nuovi ospedali previsti nell’accordo da oltre due miliardi di euro con INAIL.
«Siamo davanti a un momento storico – ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio –. Da 70 anni a Torino non si progettava un nuovo ospedale. Ora siamo entrati nella fase operativa di un intervento strategico, condiviso da Regione, Comune e Asl, con l’obiettivo di trasformare radicalmente il volto della sanità cittadina».
La nuova struttura, che sarà la “fusione” del Maria Vittoria e dell’Amedeo di Savoia, prevederà oltre 500 posti letto ed è articolata in sei torri collegate. L’ospedale diventerà anche un nuovo hub per il Dipartimento materno-infantile dell’Asl Città di Torino. «Fondamentale – ha spiegato Carlo Picco, direttore dell’Asl di Torino – restare in zona, perché si tratta del presidio con il maggior numero di accessi al pronto soccorso di tutto il Piemonte».
Ad aggiudicarsi la progettazione il Raggruppamento Temporaneo guidato da Ati-Project, affiancato da Sma Progetti, Ferrari Giraudo e Associati, 3E Ingegneria e Parcnouveau. Il Politecnico di Torino ha collaborato alla definizione delle linee guida progettuali, con un’attenzione particolare a sostenibilità energetica, efficienza e integrazione urbana.
La Conferenza dei Servizi appena avviata durerà 60 giorni, durante i quali gli enti coinvolti potranno inviare osservazioni e proposte. Al termine del processo, il progetto sarà trasmesso a INAIL entro la fine dell’anno per la validazione, che precederà la gara di appalto integrato prevista per il 2026.
«Solo uno dei tasselli del più ampio piano di edilizia sanitaria della Regione Piemonte – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi –. Un investimento complessivo di quasi 5 miliardi di euro per 11 nuovi ospedali, 4 ampliamenti, 91 case di comunità, 30 ospedali di comunità e 49 centrali operative territoriali. È il più grande piano sanitario dal dopoguerra».
Parallelamente, avviata anche la Conferenza dei Servizi per il nuovo ospedale di Savigliano, che seguirà lo stesso iter. «È questo il luogo dove valutare aspetti cruciali come la tenuta idrogeologica e la viabilità dell’area, così da evitare criticità future», ha aggiunto l’assessore al Welfare Maurizio Marrone.
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